Corriere di Bologna

Cottarelli non convince La fiducia? I dubbi dem

Oggi a Roma i dubbi di Via Rivani. Bugani: Mattarella? È don Abbondio

- Beppe Persichell­a © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Perché dobbiamo essere gli unici a votare un governo che non partirà mai?». Se lo sono chiesti un po’ tutti i componenti della segreteria bolognese del Pd riunitasi ieri sera per affrontare la crisi istituzion­ale e di governo. E la risposta ha portato a una naturale conclusion­e: il governo Cottarelli non va sostenuto. È questa la linea sposata da Via Rivani che il segretario Francesco Critelli porterà oggi a Roma, opposta a quella del segretario reggente Maurizio Martina, pronto a votare la lista di ministri di Cottarelli. Anche per il presidente della Regione Stefano Bonaccini all’orizzonte ci sono solo le urne. «Al di là del fatto che possa nascere un governo che possa accompagna­rci verso le elezioni, credo sia inevitabil­e che tra pochi mesi si torni a votare, vedremo gli sviluppi della situazione», ha sottolinea­to il governator­e.

Ormai il Pd anche da queste parti si vede all’opposizion­e e lì vuole restare, a maggior ragione ora che ricomincia la campagna elettorale. Tocca al segretario regionale Paolo Calvano annunciare a partire da oggi «in tutta l’Emilia-Romagna iniziative, banchetti e circoli aperti». Mentre la discussion­e su come muoversi nelle prossime settimane è più che aperta. «Mettiamo come segretario una persona seria come Gentiloni, non è più tempo di teatrini», propone l’assessore alla Mobilità Irene Priolo. E mentre il Pd si interroga su come affrontare questa imminente campagna elettorale, centrodest­ra e M5S si sfogano sui social.

A partire da un duro post del pentastell­ato Massimo Bugani contro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la sua scelta «folle e assurda» di non affidare a Giuseppe Conte la formazione di un governo giallo-verde. La democrazia «è stata messa all’angolo» e ora sarà «difficile comprimere la rabbia», le sue parole. Il capogruppo del M5S dipinge Mattarella come un don Abbondio che «si è chinato alla finanza e alle lobbies, mostrando in maniera lampante che l’Italia è completame­nte serva dell’arroganza europea e dei suoi banchieri». All’attacco del Presidente anche il capogruppo regionale della Lega Alan Fabbri: «Non solo Mattarella ha deliberata­mente negato agli italiani di avere un governo

” Bonaccini Credo sia inevitabil­e che tra pochi mesi si torni a votare, vedremo gli sviluppi della situazione

” Priolo Mettiamo come segretario una persona seria come Gentiloni, non è più tempo di teatrini

del cambiament­o, ma ha anche sostenuto di aver rifiutato Savona per tutelare i risparmiat­ori». Nel frattempo Forza Italia non sta a guardare e chiede alla Lega di ritornare con tutti e due i piedi nel centrodest­ra. «Quella con i 5 Stelle è un’alleanza contro natura», sostiene il senatore modenese Enrico Aimi. «Al voto con il centrodest­ra unito», invoca il deputato bolognese Galeazzo Bignami. Mentre al neoconsigl­iere regionale Michele Facci del Movimento sovranista scappa un post quantomeno ambiguo, dove critica Mattarella che «ha confermato che siamo uno Stato a sovranità limitata», e subito sotto gli hashtag «#armiamoci e #partiamo».

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