Il sabato del Pratello al mercato
Da giugno in piazzetta San Rocco. Cipriani: «Voluto da residenti e social street»
Il Pratello avrà il suo mercato. A partire da giugno, quindi con qualche giorno di ritardo sulla tabella di marcia, piazzetta San Rocco ospiterà tutti i sabati mattina un mercato di frutta e verdura, di stampo biologico e a chilometro zero.
Fino al 31 dicembre il mercato sarà sostenuto da un patto di collaborazione, poi andrà a bando. Protagonisti, almeno per il 2018, saranno gli agricoltori di Campi Aperti, assieme al quartiere Saragozza, e alla social street del Pratello che aveva lanciato l’idea ben tre anni fa. Ai tempi si ragionava su piazza San Francesco come location, poi la scelta si è spostata sullo slargo davanti alla chiesa alla fine di via del Pratello, di fronte al Vanilia.
«Abbiamo fatto una riunione la settimana scorsa e sì, si procede», assicura il presidente del Quartiere Lorenzo Cipriani, tra i sostenitori del progetto. Da Palazzo d’Accursio sono infatti in arrivo le delibere (per attività produttive e mobilità) che daranno il via alla sperimentazione. «È l’esito di un percorso partecipativo fatto con i residenti, la nostra speranza è che il mercato possa essere un luogo, quindi un momento, di incontro e socializzazione». I residenti si sono espressi, compilando un questionario, anche sul giorno preferito per la spesa. Il sabato mattina ha stracciato tutte le altre opzioni. E di sabato mattina sarà.
«Non siamo contrari all’apertura di questo mercato: non si tratta di concorrenza ma di compresenza», chiarisce Marco Mazzanti, presidente del Mercato Ritrovato che con quello che sorgerà al Pratello condividerà nei mesi più freschi giorno e orario. A Palazzo d’Accursio qualcuno si è interrogato comunque sull’opportunità di quella «compresenza», e anche così si spiega il ritardo dell’inaugurazione inizialmente prevista il 19 maggio. Il mercato comaggio
I contadini hanno vinto il bando sei mesi fa, manca ancora il via libera, «ma partiamo»
munque si farà. E aprirà «entro giugno», assicurano dal Quartiere.
«Ci credo quando lo vedo», commenta con una punta d’ironia Nino Iorfino, portavoce della social street, che a ha già dato il via agli incontri in calendario sulla cultura del cibo. Stando alle risposte raccolte con i questionari, l’88% dei cittadini interpellati sul mercato riteneva infatti interessante «la realizzazione di attività collaterali di educazione alimentare e ambientale».
A giugno, forse già il 9, arriveranno i banchetti. A mostrare più di qualche dubbio, sull’iter, è Campi aperti. «Non si capisce perché non basti un patto di collaborazione — fa notare Elena Hogan — come succede per i mercati di piazza Verdi, Vag, XM24 e Savena e siamo costretti a un bando visto che, almeno ufficialmente, nessuno si è opposto. I rischi degli agricoltori, nel caso della formula per il Pratello, sono alti, perché si semina adesso per i mesi freddi e si potrebbe essere costretti a buttare il raccolto, se per caso il mercato con l’anno nuovo chiudesse o se i tempi di assegnazione con il bando (sempre che lo vincessimo) fossero troppo lunghi. Faccio un esempio: abbiamo vinto sei mesi fa il bando per il mercato in vicolo Bolognetti con 25 produttori coinvolti. E ancora non abbiamo avuto il via libera per partire». Anche questo mercato aprirà: «Abbiamo deciso che entriamo la prima settimana di giugno, non possiamo aspettare all’infinito».