Ambrosini è la nuova soprintendente Già nel mirino
Ambrosini è dirigente a Forlì. La Lega: nomina scontata
Per l’ufficialità manca poco e, salvo sorprese dell’ultima ora, a brevissimo dovrebbe occupare la poltrona lasciata libera da Malnati. È Cristina Ambrosini, bergamasca, scelta come nuova Soprintendente alle Belle Arti per la città metropolitana di Bologna e le province di Ferrara, Modena e Reggio Emilia.
Ambrosini è dal 2012 dirigente a Forlì, ma il suo arrivo è preceduto da polemiche. La Lega, che già nel 2012 aveva attaccato la sua nomina, oggi dice: «Esito scontato».
Il nome c’è già, accompagnato come spesso accade da polemiche e veleni che riguardano le nomine ai vertici delle istituzioni pubbliche. A meno di clamorose sorprese Cristina Ambrosini sarà il nuovo Soprintendente alle Belle Arti per la città metropolitana di Bologna e le province di Ferrara, Modena e Reggio Emilia.
L’ufficialità dovrebbe arrivare a giorni, ma le indiscrezioni indicano la dirigente del Comune di Forlì come successore di Luigi Malnati, andato in pensione a fine marzo. Una scelta, quella del Ministero dei Beni culturali, che però non sorprende il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, che assicura di aver preparato settimane fa una busta sigillata con il nome della persona assegnata alla Soprintendenza: lasciando così intendere che l’iter aveva un esito scontato.
Ambrosini, bergamasca, dal 2012 lavora in Romagna come project manager del progetto «Città della cultura» e come dirigente del servizio politiche culturali, giovanili e sportive di Forlì: l’incarico conferito dal sindaco Roberto Balzani, oggi presidente dell’Ibc, aveva scatenato i duri attacchi proprio di Pompignoli, all’epoca consigliere comunale della cittadina romagnola. Anche nel 2012 Pompignoli e la collega di partito Paola Casara avevano preparato una busta con il vincitore del bando, indicando la Ambrosini e riuscendo a indovinare. «Aspetto di vedere la nomina ufficiale alla Soprintendenza, successivamente valuterò quali azioni intraprendere» dice Pompignoli, che di professione fa l’avvocato. Alla nomina della Ambrosini si arriverebbe dopo che Corrado Azzolini, l’unico dirigente interno del Mibact a fare richiesta per la sede di Bologna, è stato assegnato a Venezia, la sua seconda scelta, che si è però liberata due settimane prima della poltrona sotto le Due Torri. A quel punto, non essendoci personale del Ministero al quale affidare l’incarico, si è deciso di utilizzare un articolo della normativa che permette di dare incarichi individuali ad esperti di «provata competenza»: una serie di tempistiche e modalità sulle quali la Lega potrebbe chiedere chiarimenti.
Nel curriculum la dirigente può vantare anche dieci anni alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia e altre esperienze maturate in Piemonte. Il suo arrivo è molto atteso, soprattutto alla luce delle recenti polemiche tra il Comune e gli uffici di via IV Novembre in merito agli eventi estivi organizzati da Palazzo d’Accursio.
Alla fine per il concerto de Lo Stato Sociale in piazza Maggiore e i container del Guasto Village in zona universitaria è stato trovato un accordo, ma la reggenza romana della Soprintendenza con la delega temporanea all’architetto Andrea Capelli non avevano sicuramente facilitato il dialogo tra i due enti: in attesa del nuovo Soprintendente aveva vinto la strategia più prudente.