Suicidio Effe La prima sfida è di Casale
Gara 1 ai piemontesi: quando la Effe era in controllo si è spenta la luce. Match-winner Tomassini
Mancinelli fa 31 punti ma sbaglia l’ultimo tiro e la Fortitudo muore grassa in gara 1. Vince Casale di due punti, la Effe ci va solo vicino, è una grande occasione persa. Perché da metà terzo quarto in avanti ha avuto la partita in pugno ma se l’è fatta sfilare via: stavolta la tanto temuta stanchezza dei veterani si materializza all’improvviso, e Pozzecco paga pegno. Al solito tutti tra i 35 e i 37 minuti in campo il trio Rosselli-Cinciarini-Mancinelli, il capitano in particolare ha dominato la serata in lungo e in largo ma non ne aveva più in un finale in cui è successo di tutto. Certo non gli si può imputare l’errore sull’ultimo tentativo da sette metri, difficile e sulla sirena, costretto a rispondere al gol-partita di Tomassini, pescato a 10 secondi dalla fine.
Uno a zero, non inizia bene la semifinale, specie se è vero che nei playoff è meglio perdere di trenta che di uno allo scadere. La delusione è forte, ci sono tante tossine da smaltire in fretta perché domani si rigioca, e torna la sensazione tipica degli scorsi playoff: le serie giocate con fattore campo a sfavore richiedono quel guizzo in più, che non c’è stato. Ci sta che Casale giochi bene, dura ed equilibrata in ogni zona del campo, però 28 e 22 punti nei primi due quarti sono un po’ troppi. La Novi è brillante dentro e fuori, ha energia dai giovani — Denegri, Bellan, Severini, tutti pungenti — e alla fine manda cinque uomini in doppia cifra e altri due a quota 8. Insomma è un cliente difficile, specie in casa sua, ma si sapeva. L’Aquila va sotto anche di 10 nel primo tempo ma si vede che non trema, sembra stia solo aspettando il momento per far partire la sua offensiva, che infatti scatta in un terzo quarto da schiacciasassi (14-30), con una grandinata di contropiede, e one-man-show del Mancio nel break che la porta fino al +10.
Nel frattempo si è acceso anche Cinciarini, mentre Rosselli dirige bene ma crolla anche lui. Ma in un finale nel flipper succede di tutto, 5 punti del Cincia fanno 80-83 a 1’ dalla fine ridando vigore a una Effe spenta e confusionaria ma la decide invece un altro pesarese, Tomassini. «Complimenti a loro, più caparbi - la commenta Pozzecco - per noi scampoli eccellenti ma qualche errore di troppo. Forse a un certo punto abbiamo pensato di averla vinta già vinta, e a risparmiare energie. Loro ne hanno approfittato».