Bergonzoni e gli altri, il Duse cavalca la prosa
Presentata la nuova stagione del teatro con 19 titoli classici e contemporanei
Classici, contemporanei e nomi di richiamo. Il teatro Duse mantiene saldo il ruolo di palco della prosa. Aprirà la stagione 2018/2019 il 30 ottobre con il nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni Trascendi e sali che rimarrà in replica per sei serate.
Questo in realtà è solo il primo segmento, per quanto decisamente il più importante dell’intera programmazione del teatro di via Cartoleria, che, andrà arricchendosi di appuntamenti di musica, teatro per ragazzi (da giugno nel cortile interno), show comici e altro ancora. Tanto che il presidente della società che cura gli spazi, Walter Mramor, dichiara di voler superare i numeri della stagione appena conclusa, forte di 200 aperture di sipario per 80 spettacoli e 800 spettatori di media.
Intanto, questa prima tornata, dopo il debutto con Bergonzoni, apre il sipario il 9 novembre con Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni alle prese con un testo di Florian Zeller, A testa in giù, diretto da Gioele Dix. È un intreccio di gelosie e invidie dove gli spettatori sono testimoni dei pensieri dei personaggi che si confrontano a margine della scena. Il finale di stagione è invece affidato, il 12 aprile, a Carlo Buccirosso con Il pomo della discordia. In cartellone scorrono poi diversi nomi molto amati dal pubblico. Ornella Muti è protagonista de
La governante di Vitaliano Brancati; Maria Grazia Cucinotta e Vittoria Belvedere sono insieme in Figlie di Eva,
mentre Laura Morante affronta il thriller di John Pielmeier
Voci nel buio. Giuseppe Fiorello, a sua volta, torna a incarnare Domenico Modugno in Penso che un sogno così...
Ci sono anche titoli mutuati da celebri film: il capolavoro di Dino Risi Operazione San Gennaro si vedrà nella versione di Massimo Ghini. Assisteremo poi a Parenti serpenti di Monicelli interpretato da Lello Arena, Quartet di Dustin Hoffman ora riletto dal quartetto Giovanna Ralli, Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini e Cochi Ponzoni. Ancora, infine, Viktor und Viktoria di Blacke Edwards con Veronica Pivetti nel ruolo reso celebre da Julie Andrews. Immancabili, infine, i classici come Delitto e castigo adattato da Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio protagonista, o Tartufo e Il fu
Mattia Pascal di Pirandello. Il Duse, ha ricordato Mramor, è sostenuto da investitori privati e da sponsor «ma necessita di risorse pubbliche». Contributi vengono da ministero, Regione e Comune. L’assessore Lepore ha confermato il rinnovo della convenzione con l’impegno di «un possibile aumento».