Corriere di Bologna

Fortitudo, seconda chance a Casale

Dopo il suicidio di gara 1 la Effe ci riprova stasera. Poz potrebbe allargare le rotazioni

- Enrico Schiavina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Secondo tentativo, dopo aver bruciato il primo. Ci riprova stasera la Fortitudo a Casale Monferrato, gara 2 ancora al PalaFerrar­is (ore 20.30, diretta stavolta su su Trc) con più pressione perché risalire dal due a zero sarebbe durissima, e con la sgradevole sensazione che la chance più ghiotta di fare il break sia già passata, lunedì. A 48 ore dalla prima battaglia servirà uno sforzo enorme, perché più si gioca e più la fatica peserà sulla squadra più anziana, cioè la Effe.

Seconda spallata alla fortezza piemontese, che alla prima ha traballato ma tenuto, magari anche con un po’ di fortuna, diverse triple arrampicat­e dentro e la gran botta finale di Tomassini, ma al netto degli episodi è chiaro che Casale ha qualità. La Novipiù ha profondità, stazza, durezza mentale, in questi playoff sta girando a 78,5 punti-gara con un attacco che non dà punti di riferiment­o: fermi a 8 punti in gara 1 Blizzard e Martinoni, non andrà sempre così. Sono peraltro tutte cose risapute, ma credere che invece fosse facile è stato proprio l’errore che ha fatto la Consultinv­est.

«Abbiamo pensato che fosse già vinta e alzato il piede, pensando a risparmiar­e energie» è il rimpianto di Pozzecco. Che torna sul punto centrale, quello del risparmio energetico, cruciale per una squadra dipendente da tre giocatori anziani, specie contro un’avversaria che al contrario ruota almeno sette uomini pericolosi, più un paio di panchinari affidabili, in una serie che si annuncia lunga e dispendios­a. «Dispiace per com’è andata, ma la serie è aperta» ha aggiunto Poz, uno che le sue responsabi­lità se le prende sempre.

Anche stavolta nella sconfitta sotto accusa c’è andato lui, per aver usato pochissimo (Amici 5 minuti, Italiano 4) la panchina, crollando all’ultimo chilometro. Ma va anche detto che il confine tra l’uso e l’abuso delle risorse è sottilissi­mo: coi tre tenori attorno ai 35 minuti a testa fin qui tutto aveva funzionato, anche nella durissima gara 4 di Verona. E in fondo anche nella prima a Casale il calcolo non è stato sbagliato di tanto: Cinciarini ha finito in crescendo, con i 5 punti per il +3 a un minuto dalla fine, mentre Mancinelli si è fermato proprio sul traguardo. Classico gancetto sinistro, contro Martinoni, segnato a 3’ dalla fine, sbagliato un minuto dopo. L’unico che ha proprio deragliato è Rosselli, che prima del finale confusiona­rio in un time out ha pure litigato con Pozzecco, il quale però come sempre l’ha difeso. «Tutti facciamo errori, ma tutti ci hanno messo l’anima e io vado in trincea con loro». Compresi i cambi, ed è da loro che serve davvero qualcosa in più.

 ?? Scatenato ?? Stefano Mancinelli ha segnato 31 punti in gara 1 ma la sua prestazion­e non è bastata (Ciamillo)
Scatenato Stefano Mancinelli ha segnato 31 punti in gara 1 ma la sua prestazion­e non è bastata (Ciamillo)

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