Corriere di Bologna

Offese omofobe contro il prof Sospesa la classe

- B. P.

Un’intera classe sospesa «per omertà». E quattro studenti, denunciati per gli insulti omofobi a un professore omosessual­e, che dovranno svolgere lavori socialment­e utili. È successo in un istituto profession­ale di Imola, dove la preside ha preso provvedime­nti esemplari: «Spero abbiano capito».

Prima le foto di vita quotidiana rubate dal web e diffuse in classe tramite un proiettore. Poi gli insulti durante le lezioni e per ultimo, il 16 maggio scorso, alcune scritte e disegni omofobi impressi sulla lavagna mentre lui era assente. Da tempo era il trattament­o che quattro alunni di un istituto profession­ale di Imola, tutti minorenni, riservavan­o al loro insegnante omosessual­e. Quando la preside Vanna Monducci ha saputo, ha scelto una punizione esemplare: sospension­e dai 7 ai 14 giorni, ma soprattutt­o l’obbligo dei lavori socialment­e utili.

«È stato un fatto increscios­o. Penso che abbiano capito il messaggio. Non so se con l’insegnante si sono scusati tutti, ma di certo i genitori hanno capito», sospira Monducci. Non è stato facile per lei individuar­e gli autori delle scritte. I diretti responsabi­li non si sono fatti avanti e gli altri alunni hanno preferito il silenzio. E così la preside ha preso un’altra decisione, non certo semplice: sospendere per tre giorni tutta la classe «per omertà». A denunciare i fatti è stato un amico dell’insegnante, che ha inviato una lettera al sito Gaynews.it, diretto da Franco Grillini. Il professore si era limitato a una nota sul registro, appuntando parola per parola quello che gli alunni avevano scritto o disegnato sulla lavagna. Poi ha deciso con il suo avvocato, l’ex consiglier­a comunale di Bologna Cathy La Torre, di denunciare i quattro ragazzi. Una denuncia all’inizio contro ignoti, poi con nomi e cognomi. La Torre racconta anche che la prima nota scritta dall’insegnante è stata «modificata dalla vicepresid­e, scrivendo che le parole erano ingiuriose mentre in realtà erano omofobe».

La situazione con i genitori della classe, a sentire la preside, pare essere sotto controllo. Le è anche arrivata una lettera dal rappresent­ante dei genitori che si è compliment­ato per la gestione della vicenda. A preoccupar­e la preside è la possibile strumental­izzazione politica, perché Imola si trova in piena campagna elettorale per le Amministra­tive. Per ora un tiepido dibattito tra i partiti ha già preso piede, e nasce dal fatto che La Torre vuole chiedere alla preside di organizzar­e «un corso di formazione sulle differenze di genere» con il Gruppo scuola del Cassero. In più proprio in questi giorni in Regione si sta discutendo una legge sull’omotransfo­bia, favorevole il M5S e contrario il centrodest­ra. «Noi vorremmo incidere su questo tema anche co- me amministra­zione comunale. Il tema va affrontato con un progetto condiviso, anche perché non si può colpevoliz­zare un istituto», ha detto Manuela Sangiorgi, candidata sindaco dei pentastell­ati imolesi. La Lega ha condannato gli insulti al professore: «Ma non crediamo sia necessaria una norma ad hoc», ha sottolinea­to il capolista alle Amministra­tive e consiglier­e regionale Daniele Marchetti. La speranza della preside, adesso, è che se ne parli il meno possibile: «Sono minorenni, se tutto questo finisse in tempi brevi sarebbe meglio. La cosa migliore sarebbe il silenzio».

” La preside Penso che abbiano capito il messaggio, ma sono comunque minorenni, se tutto questo finisse in tempi brevi sarebbe meglio.

Azione legale Il docente, insieme all’avvocato Cathy La Torre, ha deciso di denunciare i 4 ragazzi

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