#allertatiglismo
Personalmente sporgerei querela contro il profumo dei tigli per violazione della privacy, alto contenuto retorico, soprattutto, diluvio informativo da eccesso di post sui social. Perdonate lo sfogo di un allergico a polline e affini, ma Bologna vista dai social è tutta un un «tiglismo», landscape dell’elogio acritico del profumo dei tigli. Proprio quando deglutire è un’impresa e tenere aperti gli occhi una scommessa, ecco la sarabanda elegiaca sul profumo dei tigli, dello spargersi effimero per la città, con l’immancabile strofa di Silvia lo sai di Luca Carboni su «che profumo Bologna di sera, le sere di maggio». Non bastavano Loretta Goggi con Maledetta primavera, i giardini in festa e altri eventi di stagione…etcì.