Compagni di scuola da 50 anni
Un’ex classe del Pacinotti, tutti maschi, si ritrova ogni mese dalla maturità del ‘68
Nel luglio del 1968 si apprestavano ad affrontare l’esame di maturità. Subito dopo hanno organizzato la prima cena di classe post scuola. E da allora non hanno più smesso. Sono i 32 studenti, tutti maschi, dell’istituto tecnico per geometri Pacinotti, diplomati 50 anni fa e che da allora si vedono ogni mese. «L’esame l’abbiamo passato tutti, ma per il rotto della cuffia, considerando come ci comportavamo», ricorda Gaetano Miti, uno di loro.
C’è chi non le sopporta, chi le evita con una scusa. E poi ci sono loro, quelli della quinta dell’istituto tecnico commerciale per geometri Pacinotti, che nel luglio del 1968 si apprestava ad affrontare la tanto temuta prova di maturità, che ci hanno preso gusto ed organizzano la cena di classe ancora oggi, 50 anni dopo il diploma.
«L’esame di licenza l’abbiamo passato tutti per il rotto della cuffia, avevamo molta paura di non farcela perché ci eravamo comportati molto male — racconta oggi Gaetano Miti, uno dei 32 maschi che componevano la classe del ‘68 — Alla fine è andata bene, al di là del previsto. Erano anni turbolenti, quelli della lotta studentesca, anche se in vista del diploma avevamo cercato di tenere il profilo basso».
Il segreto alla base del loro rapporto così stretto e di un legame tanto duraturo, secondo Miti, andrebbe ricercato proprio «nelle tante marachelle compiute insieme durante l’ultimo anno di scuola». «Avevamo un professore di costruzioni un po’ anziano al quale imbiancavamo tutta la giacca con il tampone che si usava per cancellare la lavagna, un altro cieco al quale facevamo molti scherzi — ride ancora sotto i baffi Miti al solo ricordo — Poi a Carnevale ci siamo messi in maschera e abbiamo lasciato la scuola senza chiedere il permesso a nessuno, ricordo che abbiamo fatto il giro di Piazza Maggiore».
Dopo tanto divertimento e tante risate, i ragazzi non se la sentirono di salutarsi subito e organizzarono la prima di una serie di cene che senza saperlo sarebbero continuate con cadenza regolare fino ai giorni nostri. Mezzo secolo dopo infatti, quei ragazzi sono diventati adulti e ora pensionati ma nonostante tutto si vedono ancora una volta al mese circa e insieme ripercorrono gli aneddoti degli anni passati e le vicende presenti.
Le lancette dell’orologio sono girate ma lo spirito è rimasto lo stesso: «Ci siamo visti al 20esimo, al 40esimo e al 50esimo, c’eravamo tutti — ricorda Miti — Quello che è rimasto intatto per noi è che siamo sempre dei casinisti, abbiamo cercato di vivere i nostri anni con spirito goliardico, senza però combinare più dei guai». Ed effettivamente quei giovani scolari in foto ne hanno fatto di strada ed esperienze insolite: c’è chi è diventato un radioamatore e ha contatti in tutto il mondo, chi ha un gruppo di musica rock anni ‘70, chi è diventato un campione di poker e ora vive negli Stati Uniti. «Questo è il bello: ognuno di noi si è ricavato il tempo anche per fare altre cose: non abbiamo vissuto solo per lavorare» riflette Miti.
Una tendenza che ha portato gli ex alunni a raccogliere materiale per realizzare una nuova avventura: quella di un libro che contenga tutti i ricordi dei 32 ragazzi del Pacinotti, da spedire a tutti coloro che fanno parte dell’avventura che prosegue da mezzo secolo.
Per farlo, Miti e i suoi compagni sono in contatto con l’archivio storico dell’istituto di via Sant’Isaia, dove sperano di trovare presto materiali d’epoca, come ad esempio i verbali d’esame, per ricostruire la memoria di quanto accadde nei giorni della maturità nella loro classe.
” L’esame L’abbiamo superato per un soffio, ma avevamo paura di non farcela per la nostra condotta
” A Carnevale ci siamo messi in maschera e abbiamo lasciato la scuola senza permesso