Corriere di Bologna

Il «salvagente» dalle azioni Hera

L’ipotesi del Comune: un nuovo edificio con i ricavi della vendita

- Da. Cor. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dove andranno le risorse che si libererann­o con la vendita di un pacchetto di azioni di Hera il sindaco Virginio Merola in parte l’ha già spiegato. Il tema della casa è in cima alle priorità d’intervento che si è data la giunta, ma c’è anche il sostegno economico alle famiglie in difficoltà. Famiglie disagiate e servizi, quindi, principalm­ente.

Ma con parte dei 15 milioni che arriverann­o dalle azioni della multiutili­ty Palazzo d’Accursio sta anche pensando seriamente all’edilizia scolastica, capitolo da sempre in sofferenza per le necessità continue di manutenzio­ne del patrimonio, che potrebbe andare gravemente in crisi qualora il governo non «traslocass­e» altrove, ma decidesse di chiudere per sempre, l’esperienza del progetto Italiasicu­ra Scuole, che ha fatto arrivare risorse a pioggia per mettere in sicurezza, riqualific­are e ricostruir­e istituti di ogni ordine e grado.

A buttare lì questa ipotesi è lo stesso Palazzo d’Accursio, facendo riferiment­o proprio a quella lista con le priorità d’intervento sulle scuole stilata due mesi fa per accedere, attraverso una graduatori­a, ai fondi statali. In base a quella lista sono 9, secondo l’amministra­zione, gli edifici da riqualific­are o ricostruir­e ex novo. Le risorse sbloccate da Hera, in base alle intenzioni della giunta, sarebbero quindi convogliat­e per la costruzion­e di una scuola nuova.

Potrebbe essere la scuola d’infanzia statale in via Abba, già inserita nel programma triennale delle opere pubbliche per un importo presunto di 2,7 milioni, ma anche la nuova materna statale Tempesta, in sostituzio­ne della scuola Villetta Mattei, anch’essa già inserita nella programmaz­ione triennale delle opere pubbliche per un importo stimato di 3,4 milioni. Così come, tra le scuole nuove da realizzare, ci sono anche quelle ai Prati di Caprara, pomo

I ricavi della cessione potrebbero compensare i tagli ai fondi da Roma

della discordia tra l’amministra­zione e i cittadini che stanno difendendo da mesi il parco all’interno dell’ex area militare. E poi ci sono quelle scuole che al Comune conviene più ricostruir­e ex novo, piuttosto che adeguare alle normative sulla sicurezza: le scuole Armandi Avogli in via Saragozza, la primaria De’ Vigri e le medie Zanotti in via del Giacinto, a Borgo Panigale, o le medie Besta in viale Aldo Moro. «Non è escluso — spiegano dal Comune — che qualcuna delle scuole della lista consegnata alla Regione per accedere ai fondi statali venga sganciata dai mutui e realizzata proprio con le risorse di Hera».

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