Inzaghi li vuole tutti al massimo
Il tecnico porta in piazza i suoi leader e chiede uno sforzo condiviso. Poi sceglierà chi avrà la fascia
Questa sera in Val Rendena ci sarà «La notte dei capitani»: l’appuntamento è per le ore 21 in Piazza Carera a Pinzolo e il titolo della serata sottolinea uno dei temi di questo avvio di stagione, ovvero la presenza di più un leader all’interno dello spogliatoio rossoblù e conseguentemente diversi candidati a indossare la fascia di capitano. C’è di più: inizialmente l’appuntamento pubblico in programma questa sera doveva chiamarsi «Allenatore e capitano» e avrebbero dovuto essere presenti Filippo Inzaghi e il futuro capitano rossoblù per rispondere alle domande di diversi bambini e di alcuni tifosi. Lo stesso Superpippo, in fase di organizzazione della serata, ha spiegato di avere più capitani all’interno del gruppo — come se fosse una squadra di football americano, divisi per reparto — e pertanto ha allargato le convocazioni: oltre a lui sul palco di Piazza Carera questa sera quindi ci saranno Poli, Palacio, Destro, Da Costa e De Maio, in attesa che si aggreghi a Kitzbuhel Blerim Dzemaili, altro candidato forte per la fascia. In Austria arriveranno anche gli svedesi Krafth ed Helander e il nuovo acquisto Mattiello, che ieri ha svolto le visite mediche all’Isokinetic (prestito con obbligo di riscatto al raggiungimento di un determinato numero di presenze): in quella seconda parte di ritiro il capitano sarà scelto definitivamente e Inzaghi avrà voce in capitolo, anche se proprio per la volontà di condivisione su cui si basa l’attuale Bologna si procederà con una votazione. Nel frattempo, però, è un ballottaggio a sei e qualche exit poll sul tema c’è già stato: ad esempio, nell’ultima amichevole contro La Fiorita, Palacio ha indossato la fascia nel primo tempo (con Destro e De Maio in campo insieme a lui) e Poli nella ripresa, quando in porta c’era Da Costa. Un segnale su chi possono essere i favoriti a cui aggiungere il nome di Dzemaili, per quanto le parole pronunciate mercoledì da Angelo Da Costa siano un vero e proprio manifesto del ragionamento che vige in spogliatoio: «Qui dobbiamo essere tutti capitani, avere tutti la responsabilità e l’atteggiamento giusto come se avessimo la fascia al braccio». A seguire, continui richiami sull’importanza delle seconde linee, sul far sentire tutti coinvolti e partecipi e sul non ripetere errori del recente passato: è la nuova ricetta Bologna, con cinque o sei leader rappresentativi a tenere le fila dello spogliatoio tra cui poi verrà scelto il capitano. Ma la fascia è solo un atto formale: leader e guida bisogna esserlo ogni giorno, da questo ritiro fino a maggio.