La piadina fa festa Tre giorni di ricette e si paga in (finte) lire
Savignano sul Rubicone
Sarà un tuffo nel passato al punto che tornerà la vecchia lira. Da oggi a domenica 22 Savignano sul Rubicone ospita la settima edizione di Piadiniamo, la Romagna com’era una volta, grande festa all’aperto che celebra quella che per la comunità romagnola (e non solo) è la regina: la piadina. E siccome l’amarcord è nello stile di questa iniziativa organizzata dall’associazione I-Fest (con Comune e assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Emilia Romagna che patrocinano), la novità che salta prima all’occhio è tutta sul debutto di un sistema a tagliandi per avere accesso al percorso degustazione ai dieci chioschi che proporranno ai visitatori ogni tipo di farcitura a scelta tra versioni classiche, speciali e dolci. Basta presentarsi con le mille lire in fac simile con un cambio per giunta vantaggioso: 10 mila lire valgono 10 euro. Non solo ghiottonerie, seppure la gara tra il classico crudo e formaggio e le speciali è dura — pancetta croccante, squacquerone d.o.p. e peperoni caramellati sono da provare — fino a dolci come lo Strudel di piada farcito con mele, frutta secca e uvetta, un inno alla fantasia in barba alle calorie. Oggi la festa apre con il convegno «Piada e dintorni, tradizioni di Romagna» con esperti dell’enogastronomia romagnola (ore 18, Accademia Filopanti) e un intervento a seguire, tra gli altri, di Lora Guerra, moglie di Tonino Guerra. Spazio anche per una mostra fotografica di Fiorenzo Montalti dedicata alla tradizione del maiale: «Un re senza trono — La dura vita del beato porco», tra piazza Torricino e le contrade vecchie. E poteva mancare lo spettacolo? Due le serate: stasera con un dialettale (via Cesare Battisti) e domani con la festa danzante del sabato (fino alle 3) in collaborazione con Re Pub on the Beach di Bellaria Igea-Marina. In programma mercatini di artigiani, scuole di ballo all’aperto e letture.