Caso Grillini, la Regione in campo
Il segretario dem, Calvano: «Ci prenderemo cura di lui e di situazioni analoghe»
Se l’ex deputato Franco Grillini, malato di cancro, si trova in difficoltà a gestire le spese di assistenza dopo il taglio del vitalizio, è anche perché ha dovuto rinunciare alla pensione da ex consigliere regionale. Per questo ha chiamato in causa Viale Aldo Moro. Che ora batte un colpo: la relatrice della legge, la consigliera regionale Manuela Rontini e Paolo Calvano consigliere e segretario regionale dem, incontreranno Grillini per capire cosa si può fare per lui e per chi è in un caso simile.
A febbraio dell’anno prossimo fanno 90, gli anni di Giancarlo Tesini, storico dirigente bolognese della Democrazia Cristiana. Deputato dal 1972 al 1992 e più volte ministro, l’ultima volta ai Trasporti nel primo governo Amato. «Rimasi molto sorpreso per quella nomina, non avevo competenze nel settore. Mi fu spiegato dall’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che scelsero me come garanzia di moralità. Eravamo in piena Tangentopoli». Racconta questo aneddoto Tesini, che poi negli anni è stato anche presidente della Fortitudo e della Lega Basket, come a voler smentire con i fatti l’accusa rivolta a tutti gli ex parlamentari da Luigi Di Maio, quando ha detto che i vitalizi sono «dei privilegi rubati». «Uno come me – alza la voce l’ex dirigente democristiano – non può proprio sentirsi dire oggi di essere un ladro. Anche per questo farò ricorso, per difendere me e tutta la categoria». Una questione di «onore», spiega, ma non solo. Come per il caso dello storico leader della comunità omosessuale Franco Grillini, che combatte contro un tumore, vista l’età per lui pesano anche le condizioni di salute. «Il calcolo del mio taglio – racconta – si basa su un’aspettativa di vita di 20 anni. Posso anche essere grato per l’augurio, ma non credo proprio di arrivare a 110 anni. Questo però vuol dire una cosa, che il taglio anziché del 20% è stato del 40%». Tradotto in mensilità, significa per Tesini passare da 5.400 euro netti a 2.160 netti circa. Da qui la sua protesta, perché dice che questa riduzione lo costringerà a prendere delle scelte dolorose. «Faccio fatica a camminare e posso uscire solo se accompagnato. Così ho preso una badante che mi segue e che pago regolarmente. Non potrò più permettermela». A fare uscire allo scoperto molti ex parlamentari dell’Emilia-Romagna è stato un post dell’ex segretario del Pds-Ds Mauro Zani che ha puntato il dito contro Di Maio. «Mi ribello all’idea di essere trattato e definito come un ladro», ha scritto
” Farò ricorso, non accetto che ci sia qualcuno che possa pensare che io sia un ladro
su Facebook, ottenendo in un primo momento molti consensi e poi anche diverse critiche.
Al momento quelli che hanno annunciato pubblicamente ricorso sono una decina scarsa di ex parlamentari, ma secondo alcuni di loro alla fine saranno ben di più, almeno una cinquantina quelli che si opporranno. E la prossima settimana si vedranno tutti a Roma all’assemblea nazionale degli ex parlamentari per decidere assieme il da farsi. Tesini per via delle sue condizioni di salute non ce la farà ad esserci. Ma un messaggio al presidente della Camera Roberto Fico prova lo stesso a mandarglielo: «Gli chiedo almeno di salvaguardare le persone più anziane e deboli».