Corriere di Bologna

«Per il dolore i surgelati sulla pelle»

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«Per alleviare il dolore delle scottature sono entrato dentro la Lidl e ho iniziato ad aprire bottigliet­te dell’acqua per bagnarmi. Ma faceva troppo male. A quel punto ho preso i surgelati e me li sono appoggiati sulla pelle». Stefano è uno degli impiegati dell’ufficio che ha la sede a pochissimi metri dall’esplosione: lui e i suoi colleghi sono stati tutti portati al pronto soccorso del Maggiore, ma per lui si sono aperte anche le porte del reparto di Medicina d’urgenza, dove si trova ricoverato da lunedì pomeriggio. È nella stanza 8, diventata il punto di riferiment­o di tutti gli ustionati presenti in questo piano dell’ospedale. Ieri è passato a trovarli il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. «Ci ha chiesto come stavamo e come erano andate le cose — spiega Stefano —. Poi ha parlato perlopiù con il primario». A fargli compagnia c’è la moglie, che ha vissuto momenti drammatici quando ha saputo cosa stesse succedendo nella zona dove lavora il marito. «Il cellulare non andava e noi abitiamo nella zona opposta di Bologna, cioè Mazzini — racconta la signora —. Sapevo in modo impreciso cosa era capitato e provavo a mettermi in contatto con lui ma non era semplice». Stefano ha riportato ustioni alle braccia e sul dorso, come successo a molti di quelli che sono stati «inseguiti» dalle fiamme. «Fortunatam­ente avevo i pantaloni lunghi e le gambe si sono parzialmen­te salvate, ma la maglietta è andata completame­nte distrutta a causa del calore».

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