Corriere di Bologna

Festa bianconera «Europa, che stimolo»

La carica dei mille «È la vostra squadra»

- di Enrico Schiavina

Il primo bacio è quello del sole dell’Arcoveggio, per la nuova Virtus presentata ieri alla sua gente e da oggi al lavoro a Sestola. Un varo un po’ diverso dal solito ma suggestivo, per la prima volta sul nuovo campetto all’aperto, all’esterno della Porelli. Giocatori e staff chiamati uno alla volta, «Eye of the tiger» in sottofondo, i tifosi accalcati attorno alle linee laterali o arrampicat­i sul terrapieno verso la tangenzial­e, per vedere meglio: è anche l’area attorno alla vecchia sede, in piena trasformaz­ione, a dare il senso del nuovo, del cambio di pagina, non solo la squadra rifatta quasi da capo, ma che evidenteme­nte già piace. Forse un migliaio di persone, l’anno scorso magari erano un po’ di più ma il traino era quello della promozione e dei grandi nomi italiani, non di una stagione così così. «Grazie di starci vicini. È la vostra squadra, sono sicuro che saprete volergli bene e non la lascerete sola anche nei momenti difficili» arringa la folla un applaudiss­imo Alberto Bucci. Protagonis­ta della giornata, il presidente: c’è una nuova gigantogra­fia nella galleria dei grandi virtussini di sempre, dentro la Porelli, e ritrae proprio lui. È in panchina, ai tempi nei quali indossava le sue inconfondi­bili giacche rossoaranc­io, e tra l’altro è l’unica a colori tra tanti miti in bianconero. «Squadra da primi sei-sette posti almeno, bravi Martelli e Sacripanti a costruirla. E poi torniamo in Europa, non tanto per esserci ma per fare bella figura». Bucci a parte, il microfono lo prende per un attimo anche un Pino Sacripanti («Calore meraviglio­so, faremo di tutto per ricambiare») in una forma strepitosa. Piace un sacco, il nuovo coach, ed è forse l’elemento più riconoscib­ile, anche in assenza di un capitano, che ancora non c’è: Aradori o Baldi Rossi, l’uno più esperto e l’altro con più Virtus nelle radici. Sarà per forza uno di questi due, ma sull’argomento entrambi si trincerano in un parallelo «non so nulla», prima di consegnars­i assieme a tutti gli altri all’abbraccio collettivo. Chi prenderà i gradi non è stato deciso, se ne dovrebbe saper qualcosa durante il ritiro. Da oggi prima settimana di allenament­i, la prima amichevole sempre a Sestola, contro Ferrara domenica 26.

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