Corriere di Bologna

Sarà durissima

Debutto pessimo di un Bologna confuso, la Spal vince il derby e fa festa al Dall’Ara La strada verso la salvezza è già in salita

- di Claudio Beneforti e Alessandro Mossini

Bruttissim­a la prima. Davanti a Joey Saputo il Bologna ha perso contro la Spal, grande gol di Kurtic, evidenzian­do tutti i suoi attuali limiti. Non ce ne voglia Inzaghi ma a tratti è sembrata la squadra di Donadoni del campionato passato, altro che cuore e desiderio. Attenzione, non è che il Bologna non ce li abbia messi ma quando sul campo sei lungo, (almeno a oggi) poco organizzat­o e hai poca qualità, queste componenti non incidono. O incidono poco. Il palo di Helander all’ultimo attimo non deve essere un alibi.

Nella prima parte il Bologna si è acceso solo quando il pallone è finito tra i piedi di Rodrigo Palacio, sui quali da subito quelli della Spal hanno fatto tanta fatica. Non a caso al minuto 8 una conclusion­e da fuori dell’argentino è stata deviata in angolo da Gomis con una paratona. La partita in avvio l’ha fatta la squadra di Inzaghi, che come era lecito attendersi si è fatta valere fino alla trequarti e poi più di una volta ha finito per smarrirsi sia quando ha cercato un buco centrale entro il quale infilarsi sia quando si è buttata sui lati per andare al cross in mezzo alla ricerca di una testa amica nell’area di Gomis. Invece è accaduto che i palloni provenient­i dai lati li hanno tutti presi i saltatori della Spal, che hanno lasciato solo le briciole anche sulle palle inattive a Santander e a tutti i rossoblù che via via arrivavano per andare a saltare. A proposito di Santander va sottolinea­to come sia stato facilmente leggibile dai centrali della Spal, perché più di essere un punto di riferiment­o per i suoi compagni lo è diventato per gli avversari, il che non è certo il massimo della vita per un attaccante vero. Che ha dimostrato di esserlo, se ancora ce ne fosse stato bisogno, Mirco Antenucci, uno che sa sempre cosa fare, che ha sempre i movimenti giusti, che ha il gol addosso e che non ti lascia mai a piedi neanche quando deve rincorrere. Lo avesse il Bologna uno come Antenucci, ecco la verità. Al di là degli errori di disimpegno e nella costruzion­e del gioco di Gonzalez, schierato a destra per fare posto a Danilo in mezzo, dietro il Bologna ha retto bene, perché la Spal più di una volta è ripartita creando anche ansie sia sui lati che nella terra dei trequartis­ti. Per fortuna di Skorupski i giocatori di Semplici, di sicuro più brillanti di quelli di Inzaghi, sono mancati nell’ultimo passaggio e nella conclusion­e, sprecando quanto di buono avevano fatto prima.

Nella seconda parte la Spal ha preso coraggio, avendo capito le difficoltà del Bologna nella costruzion­e del gioco, ma solo con Petagna (grande risposta di Skorupski) al minuto 13 è stata pericolosa. Inzaghi ha richiamato Pulgar in

serata di ombre per far entrare Nagy, ma il copione non è cambiato, perché la Spal ha continuato a stare meglio dentro il campo, conoscendo ormai a memoria i comandamen­ti tattici di Semplici. E con il passare dei minuti si è anche messa ad alzare la voce, con il Bologna che bello coperto ha capito che poteva farle male solo con le ripartenze. Nella Spal al minuto 24 Everton ha rilevato Missiroli, e un minuto più tardi Kurtic ha inventato un eurogol che ha gelato Bologna e il Bologna. A questo punto Inzaghi ha buttato nella mischia Falcinelli per Gonzalez, modellando la squadra sul 4-3-3. Poi è stata la volta di Orsolini per Poli. La partita si è chiusa con l’espulsione di Nagy e il palo di Helander. Brutto e anche sfortunato il Bologna.

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 ??  ?? Delusione Sopra Belrim Dzemaili stremato al fischio finale Sotto Pippo Inzaghi con Joey Saputo
Delusione Sopra Belrim Dzemaili stremato al fischio finale Sotto Pippo Inzaghi con Joey Saputo
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