Corriere di Bologna

Il giovane Adorni che da Parma sogna gli States

Ha 14 anni e gioca a Parma: in estate ha colleziona­to record durante la Junior League negli Usa

- di A. Mossini

Proprio nei giorni in cui Fortitudo Bologna e Parma hanno iniziato a contenders­i lo scudetto 2018 del baseball (2-0 UnipolSai, gara 3 domani nella città ducale) c’è un ragazzo quattordic­enne di Parma che sta attraendo su di sé tutti gli occhi degli scout europei del batti e corri: si chiama Tommaso Adorni, gioca nel Crocetta — il secondo club di Parma, con straordina­ria tradizione a livello giovanile — e ha vissuto un agosto da grande protagonis­ta.

L’età è ancora quella in cui non si ha un ruolo definito e si cerca di accumulare il massimo delle esperienze per poi trovare la propria strada, al punto che Tommaso si alterna ancora tra il ruolo di esterno — con ottime medie in battuta — e quello di lanciatore: lo ha fatto anche alle Junior League World Series, dove ha condotto la selezione dell’Emilia-Romagna alla vittoria per 9-3 su Aruba, campione dell’America Latina, con un fuoricampo e 3 RBI in battuta salvo poi salire sul monte di lancio sul 6-3 a basi piene e zero eliminati nel quinto inning conducendo la squadra al successo. A Taylor, nel Michigan, hanno vinto le baby World Series i giovanissi­mi di Taiwan, ma Adorni ha fatto la storia anche sul piano individual­e diventando il primo italiano nella storia a vincere l’Home Run Derby. «I sudamerica­ni e i centroamer­icani ci sono rimasti molto male perché di solito quella gara la vincono sempre loro» racconta Tommaso dopo l’impresa: ha passato le eliminator­ie con 4 fuoricampo su 5 e in finale ha battuto il giocatore di Aruba Byron Rincones (1/7) sparando fuori dal campo i primi due lanci del suo coach Sandro Rizzi. Del resto, Tommaso — tifoso anche del Parma Calcio e abbonato al Tardini — la mazza da baseball l’ha iniziata a maneggiare presto, all’età di cinque anni: inevitabil­e, visto che papà Fabrizio giocava nel Parma scudettato nel 1985 e nel 1991.

Tre allenament­i a settimana e le sedute invernali di preparazio­ne atletica non gli hanno impedito buoni risultati negli studi (ha finito le medie con 8, a giorni inizierà il liceo scientific­o-sportivo) e

” Sto facendo avvicinare a questo sport anche i miei compagni di classe. Gli idoli? In Italia mi piace Poma, però tifo per gli Yankees, adoro Judge

a scuola cominciano a seguire i successi di Adorni junior: «I compagni e gli amici con cui vado fuori hanno iniziato ad appassiona­rsi al baseball e a capire le regole». Anche perché Tommaso ha chiuso il suo agosto a Regensburg, all’MLB-Europe All Star Cadet Camp: «È stato un mese molto intenso, più che rinunciato alle ferie direi che le ho fatte con il baseball. So che il Camp era seguito da molti scout ma che io sappia non ci sono stati contatti o interessam­enti particolar­i. Il mio sogno è quello di diventare un giocatore forte e arrivare in serie A, magari col Parma: andiamo per gradi». Tommaso segue l’esempio di papà Fabrizio, ma ha già le idee chiare quando gli vengono chiesti i suoi modelli guardando un po’ nella sua Parma e un po’ nella franchigia più famosa del mondo: «In Italia mi piace Poma (Sebastiano, giocatore di Parma e figlio del manager parmense Gianguido che fu compagno di squadra del padre, ndr) mentre tifando per gli Yankees il mio idolo in MLB è Aaron Judge». Ovvero il rookie of the year 2017, un colosso di 2.01 per 128 chili che spara in continuazi­one palline fuori dai diamanti americani: decisament­e un modello ambizioso da seguire per il giovane prodigio del baseball emiliano, che spera un giorno di poter emulare i traguardi del suo giocatore preferito.

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