«Il Comune fa bene a investire sullo stadio»
Gazzoni: «Lo stadio? Chi contesta il Comune dica come usare quei 30 milioni»
Presidente Gazzoni, risultato finale a parte, sabato ha passato un bel pomeriggio al Dall’Ara.
«Sì, ho avuto il piacere di rivedere il mio ds Lele Oriali, è stato un abbraccio simpatico, pensi che non ci vedevamo da 21 anni, posso dire che è ancora in gran forma, un vero atleta, per raggiungermi ha scavalcato le poltrone con grande agilità»
Chiacchiere in libertà.
«Qualche classico convenevole, come sta la famiglia… gli ho detto “diamoci del tu”, “ah, ma io non ce la faccio pres., preferisco il lei” mi ha risposto. Lo presi come ds al posto di Ermete Fiaccadori (che non centrò la promozione nel primo anno di C), ci sentivamo tutti i giorni al telefono, più di una moglie. È stato un incontro affettuoso, lui si è ricordato che lo pescai quando lavorava alla Solbiatese, pensi un po’, io gli ho riconosciuto la capacità di aver saputo interpretare e capire quel calcio degli anni ‘90»
Costruiste delle ottime squadre. Del Bologna di Saputo non avete parlato?
«No. Ha parlato il campo: la panchina dell’Inter valeva due volte la rosa dei rossoblù.Il calcio di oggi è così, il divario è sempre più ampio. Si arriverà al supercampionato europeo con le grandi star come Ronaldo, ormai si fanno acquisti geopolitici».
Non il Bologna che in questo inizio di campionato stenta assai. Cosa ne pensa del clima che si è creato attorno alla squadra, già in gravi difficoltà nelle prime tre giornate?
«Ho fiducia. Sento ancora entusiasmo (un boato per un passaggio al volo di Santander…). Il tifoso si aspetta che il proprietario faccia dei miracoli, ma dobbiamo stare tranquilli e ringraziare Saputo altrimenti saremmo in promozione: thank you Joey, anzi thank you very much. E se a Natale dovessimo essere in pericolo farà come fece qualche anno fa Squinzi a gennaio per risollevare il Sassuolo»
È il pensiero «di sicurezza» dei tifosi. C’è però la buona notizia del restyling del Dall’Ara, finalmente si sono fatti passi avanti.
«Sì, sperando che possa dare quei ricavi per fare il salto di qualità. Nel 2000 noi presentammo un progetto d’impianto nuovo (alla Pallavicini) con tante cose intorno e il Dall’Ara trasformato in parco giochi per il quartiere, la Provincia disse sì, ma noi retrocedemmo. Oggi le cose sono cambiate, è giusto non prendere la pioggia, bene il Comune che investe su un proprio bene anche se non conosco il bilancio comunale. Immagino che ci sarà battaglia politica su quei 30 milioni, mi aspetto solo che chi li contesta indichi come vorrebbe altrimenti utilizzarli».
” Troppa differenza con le grandi Se a Natale dovessimo essere in pericolo sono sicuro che farà come Squinzi con il Sassuolo: investirà sul mercato