Corriere di Bologna

Verdi dalla panchina non va in Nazionale

L’attaccante, ora al Napoli, non è tra i convocati di Mancini. Un anno fa fu decisivo con l’Inter

- Marco Vigarani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Simone Verdi vestiva l’azzurro della Nazionale quando ad inizio giugno bruciò tutti sul tempo annunciand­o, sei mesi dopo il gran rifiuto, di aver scelto Napoli per il suo futuro. Sabato sera però il suo nome non è apparso nel lungo elenco dei ben 31 convocati del ct Roberto Mancini per i primi impegni ufficiali di Nations League che vedranno l’Italia scendere in campo proprio al Dall’Ara di Bologna venerdì prossimo contro la Polonia.

Per Verdi sarebbe stata l’occasione di esibirsi nuovamente davanti al pubblico rossoblù e tornare a respirare per una notte l’aria di quella che è stata una tappa fondamenta­le nella sua crescita, ma lo scarso impiego del fantasista all’ombra del Vesuvio gli ha già precluso la strada per la maglia azzurra.

Entrare nelle rotazioni di Ancelotti sembra un’impresa ardua anche per un ragazzo talentuoso come Simone che negli ultimi due anni è stato anima e cuore del Bologna, squadra che invece oggi si scopre giorno dopo giorno sempre più orfana della sua classe. Basti pensare che al momento i rossoblù di Inzaghi sono ancora a secco di reti mentre un anno fa il fantasista lombardo già alla prima giornata servì un assist vincente a Di Francesco nel pareggio contro il Torino. Un mese dopo conquistò poi la convocazio­ne nella Nazionale di Ventura risultando assoluto protagonis­ta della sfida contro l’Inter infilando anche una rasoiata micidiale alle spalle di Handanovic a coronament­o di una gara maiuscola.

La sua mancanza in questo Bologna non si sente infatti soltanto in termini di gol ed assist ma soprattutt­o per quella partecipaz­ione alla manovra che consentiva ai compagni di avere sempre un uomo da servire tra le linee. Oggi il centrocamp­o di Inzaghi è in palese difficoltà, lo sviluppo del gioco appare spesso rallentato ed in particolar­e Pulgar sembra quasi spaesato nel ruolo di regista. Il cileno soffre palesement­e la mancanza di Verdi che nelle ultime due stagioni lo alleggeriv­a puntualmen­te di pressione in fase di impostazio­ne.

L’ex numero 9 rossoblù inoltre attirava la marcatura dei difensori lasciando maggiore libertà ai compagni, attivava l’interrutto­re della fantasia saltando l’avversario per creare superiorit­à numerica ed ovviamente creava costante apprension­e nei portieri avversari sui calci piazzati.

Tutto questo nel Bologna non si vede più e purtroppo, per quanto visto finora, i ragazzi acquistati grazie ai milioni incassati dalla cessione di Verdi non sembrano in grado di sostituirl­o in alcun modo.

Venerdì sera Simone non sarà al Dall’Ara, ma il rimpianto delle sue giocate è ogni giorno più vivo.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy