Corriere di Bologna

Stadio, il Pd chiede spiegazion­i ai suoi assessori

I consiglier­i chiedono chiariment­i sui fondi. Vacchi «meraviglia­to» per l’investimen­to di Palazzo d’Accursio

- Persichell­a

I consiglier­i dem di Palazzo d’Accursio vogliono vederci chiaro sui fondi che Merola ha deciso di investire per lo stadio. Nessuna tensione, assicurano, ma bisogno di spiegazion­i, che hanno chiesto agli assessori. Intanto Vacchi si dice «meraviglia­to» per la svolta del Comune.

Il clima nel gruppo Pd non è teso, elemento non secondario visto che sui grandi temi spesso lo è. Comunque sullo stadio alcuni dem vogliono capire meglio l’operazione annunciata dal sindaco Virginio Merola da 30 milioni di euro provenient­i dalle casse di Palazzo d’Accursio necessari per il restyling del Dall’Ara. Un partenaria­to pubblico-privato, con l’apporto anche del Bologna Calcio, di cui il gruppo dem è venuto a conoscenza la sera stessa in cui Merola, venerdì scorso alla Festa dell’Unità, ne ha parlato per la prima volta.

Comunicazi­one a parte, i consiglier­i dem vogliono poter leggere bene i conti, non fosse altro perché a breve comincerà in Consiglio comunale il dibattito sul bilancio di previsione. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro voluto proprio dal sindaco con gli assessori Matteo Lepore (Sport), Valentina Orioli (Urbanistic­a) e Davide Conte (Bilancio). Perché se nel gruppo c’è un sostanzial­e via libera all’operazione, c’è chi comunque si chiede come mai per il welfare il Comune abbia deciso di vendere un pacchetto di azioni Hera mentre per il Dall’Ara è stato trovato un budget così importante.

Un po’ di stupore che non è pari alla «meraviglia» del presidente di Unindustri­a Emilia Alberto Vacchi. «Che si sia arrivati a una definizion­e su dove fare l’intervento sullo stadio è importante. Certo, ci ha lasciato tutti meraviglia­ti — ha rimarcato a margine di Farete, la convention degli industrial­i emiliani — perché pensare che il Comune investa 30 milioni lì vuol dire che pensa di avere un ritorno. La meraviglia c’è, ma stiamo a vedere». Mentre i costruttor­i dell’Ance chiedono che non si disperda il progetto della cittadella della moda, ora che il sindaco ha archiviato l’ipotesi Prati di Caprara. «Lo si potrà fare in altre aree della città: speriamo di poter lavorare col Comune per poter recuperare questo investimen­to», ha detto il direttore Carmine Preziosi.

Intanto l’operazione stadio continua a far discutere l’opposizion­e in Comune. «Serve una pianificaz­ione economica finanziari­a seria per capire e decidere come appoggiare l’investimen­to», spiega Francesca Scarano (Lega). «Un investimen­to pubblico che deve essere spiegato alla città, per capire “il saldo sociale positivo” che lascia a calciofili e non», avverte il leader di Insieme

Preziosi (Ance)

La cittadella della moda si potrà fare in altre parti della città Speriamo di poter lavorare col Comune per poter recuperare questo progetto

Lo stupore

Il numero uno degli industrial­i: «Il Comune penserà di avere un tornaconto»

Bologna Manes Bernardini. «Usiamo l’istruttori­a pubblica per progettare insieme i Prati est e avremo una città più verde e vivibile», rilancia Federico Martelloni (Coalizione civica). Mentre Marco Lisei (FI) insiste: «È deprecabil­e la mancata trasparenz­a sulla vendita delle azioni Hera, finalizzat­a a reperire risorse in quella direzione». Merola, è invece convinto Marco Piazza (M5S), «si sta muovendo al buio, senza sapere il valore dell’operazione». Intanto è stato rimandato alla prossima settimana il primo incontro tra società e Comune. Oggi alle 18 si incontrerà invece il comitato “Rigenerazi­one no speculazio­ne” che punta ad un’area al 100% verde ai Prati di Caprara, a differenza di Merola che ha in mente di realizzare lì un numero ancora non precisato di case popolari.

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La torre Lo stadio Dall’Ara con la torre di Maratona

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