VIAGGIO NEL RIONE FERITO UN MESE DOPO LA «BOMBA»
In 124 su 464 sono stati risarciti. Un milione e mezzo per l’A14
Se non fosse per le gru che spostano le enormi travi su cui poggerà il nuovo tratto dell’autostrada, in pochi direbbero che qui è l’epicentro dell’esplosione che solo un mese fa ha sconquassato il quartiere.
Se non fosse per le grandi gru che con le loro braccia meccaniche spostano le enormi travi su cui poggerà il nuovo tratto di autostrada, per i carrelli elevatori che innalzano gli operai della Pavimental fino al troncone di ponte rimasto in piedi e i camioncini che attraversano senza sosta l’area di cantiere, in pochi direbbero che questo è l’epicentro della devastante esplosione che solo un mese fa ha sconquassato il quartiere provocando due morti, 145 feriti e danni per milioni di euro.
Borgo Panigale ha voltato pagina. I segni, le ferite, di quel che è accaduto il 6 agosto sono in parte ancora visibili. Si capisce dalle finestre e dalle tapparelle dei palazzi più vicini al punto del cavalcavia crollato dopo l’esplosione innescata dal tamponamento della cisterna. Qualcuno le ha «chiuse» con dei cartoni, mentre altri hanno risolto con grandi lastre di plexiglass. Per il resto però i negozi hanno ripreso la loro attività, nonostante qualche tendone ancora piegato dall’onda d’urto o mangiato dalle fiamme. È il caso dell’edicola appena sotto al cavalcavia che aveva riaperto dopo le vacanze proprio quel tragico lunedì. «Sono rimasta ustionata dalla vampata di calore, ma è andata benissimo rispetto a quel che è successo — dice la titolare —. Siamo ripartiti grazie all’anticipo dell’assicurazione». Una reazione immediata, dovuta alla mobilitazione di Comune e Regione ma soprattutto alla risposta di Allianz, la compagnia di assicurazioni della ditta proprietaria della cisterna.
A oggi sono 464 le richieste di risarcimento pervenute alla società da parte di residenti e negozianti per i danni e le ferite subite. Di queste, 124 sono già state risarcite. In tanti, soprattutto negozianti, hanno poi ottenuto un anticipo sul danno che ha consentito loro di ripartire. È il caso della concessionaria Auto Luna Peugeot, la più colpita dall’onda d’urto, che ha avuto 500mila euro da Allianz su un totale di due milioni. Restano piccoli segni sulla struttura dell’autosalone ma la devastazione di quel giorno è ormai un ricordo: «Al livello operativo siamo ripartiti anche se restano da sistemare alcune crepe sui muri e sul tetto, poi va fatta la bonifica nel parco auto per i liquidi versati dalle macchine esplose», dice Alessandro Gullotti. Il parcheggio delle auto in esposizione è diventato il punto d’appoggio dei mezzi di Autostrade che lavorano senza sosta per riconsegnare l’A14 e la tangenziale entro i primi di ottobre, forse addirittura a fine mese. In tutto i veicoli distrutti sono stati 223: «Non finiremo mai di ringraziare i soccorritori, se la tragedia è rimasta contenuta è merito loro».
Dall’altra parte del ponte, lungo via Emilio Lepido, sono ripartiti pure il ristorante il Randagio e l’altra concessionaria devastata dall’esplosione. Da Maresca e Fiorentino i lavori sono in corso su tetto e controsoffitti. Le grandi vetrate sono state sostituite con dei pannelli di plastica in attesa del ripristino. L’ingresso del ristorante di Guido Milesi è stato riparato, restano da sistemare i controsoffitti: «Abbiamo avuto danni per 30mila euro, tutti si sono dati da fare per ripartire». Per ripristinare il ponte e la tangenziale ci vorrà un milione e mezzo di euro mentre da una prima stima, i danni agli edifici pubblici ammontano a circa 150mila euro: «La situazione sta tornando alla normalità grazie non solo al lavoro di soccorritori e istituzioni, ma anche alla reazione dei cittadini — dice l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini —. Allianz si è dimostrata un’assicurazione molto seria che si è mossa subito per velocizzare i rimborsi. È stato fatto un lavoro di squadra importante per tenere unita la comunità e ripartire». Va in questa direzione la cena organizzata dal Comune nella sede del quartiere il 21 settembre. Hanno aderito tante realtà tra associazioni di categoria e imprese.
Il titolare
Abbiamo perso 223 auto e avuto danni per due milioni, ma siamo ripartiti con l’acconto di mezzo milione che ci ha dato l’assicurazione Aitini
La situazione sta tornando alla normalità grazie a un grande lavoro di squadra fatto per tenere unita la comunità e ripartire