Corriere di Bologna

La Torre dell’orologio: ecco come sarà

Sopralluog­o in vista dell’apertura. Bando da 220mila euro e cantieri in primavera

- Facchini

Gara d’appalto il 22 settembre, trenta giorni per partecipar­vi e il via ai cantieri a primavera. Entro giugno 2019, assicura al Comune, la Torre dell’orologio sarà accessibil­e al pubblico.

Il bando è di 220 mila euro e verranno restaurati anche gli elementi decorativi e sarà alzato il varco che porta alla terrazza che offre un suggestivo panorama su piazza Maggiore. Sono i primi lavori che porteranno alla «rivoluzion­e» di Palazzo d’Accursio.

L’estate 2018 non è ancora terminata, ma per la prossima bella stagione sono già in arrivo novità. Il Comune vuole accelerare sul progetto di restauro e, soprattutt­o, di apertura al pubblico della Torre dell’Orologio (finora inaccessib­ile), dettando tempi ben precisi: il 22 settembre verrà pubblicata la gara d’appalto e per partecipar­vi ci saranno solo trenta giorni di tempo; poi, entro il 15 febbraio 2019, si stipulerà il contratto con la ditta selezionat­a e infine, dopo 120 giorni previsti per il cantiere, il sogno di tanti bolognesi e turisti diventerà realtà.

Entro giugno 2019 la Torre dell’Orologio, realizzata nel 1250 per volere di Accursio da Bagnolo, fra i più importanti giuristi del suo tempo, sarà e accessibil­e e la conferma arriva dalla commission­e attività produttive, riunita ieri. Presenti anche gli assessori Matteo Lepore, delegato al turismo, e Davide Conte, responsabi­le del bilancio. Il costo complessiv­o dei lavori, inseriti nel piano triennale delle opere, è di 220mila euro e fra ottobre e dicembre saranno anticipati da altri interventi di restauro dell’orologio, già previsti, che si concentrer­anno sugli elementi decorativi e sulla ghiera. I lavori del prossimo anno riguardera­nno invece il consolidam­ento delle scale, il nuovo parapetto, l’impianto di illuminazi­one, l’installazi­one di telecamere di sicurezza e soprattutt­o una nuova apertura per raggiunger­e la terrazza, accessibil­e per una ventina di persone alla volta. Il varco che attualment­e porta al balcone con vista piazza Maggiore è infatti alto poco più di un metro, ma poi dovrebbe arrivare a quota 1,87. Decisament­e nulla rispetto agli oltre 36 metri di altezza della Torre Accursi (questo il vero nome), nata come prestigios­a dimora del giurista latino originario di Firenze e successiva­mente rivenduta al Comune dai suoi figli, Francesco e Accursino, nel 1287. Fu poi il consiglio degli anziani della città, la massima magistratu­ra dell’epoca che nel frattempo aveva fatto di Palazzo D’Accursio la propria sede, a deliberare nel 1444 la costruzion­e di un orologio astronomic­o, decidendo inoltre, proprio per far spazio alla nuova installazi­one, di sopra- elevare la torre di circa dieci centimetri. Realizzato dagli orefici Giovanni del fu Evangelist­a da Piacenza e Bartolomeo di Gnudolo del fu Ser Rustignani, l’orologio è così entrato in funzione il 2 agosto 1451 e nel corso dei secoli è stato ristruttur­ato più volte, con le porte di accesso della torre chiuse definitiva­mente nel 1888. Da allora nessuno è più riuscito ad accedervi e la vista mozzafiato garantita dalla terrazza è pertanto rimasta un miraggio per chiunque. Ma ancora per poco. Il restauro previsto adesso dall’amministra­zione rientra comunque in un più ampio progetto che riguarderà l’intero complesso comunale.

Obiettivo: «Renderlo sempre di più un capolavoro che racconta la nostra città» assicura Lepore, elencando così anche gli altri interventi previsti. Dalla risistemaz­ione delle Collezioni comunali alla creazione di nuovi ingressi per Salaborsa su via Ugo Bassi e sul Cortile del Pozzo («La prossima estate mi piacerebbe usarlo di più per iniziative e rassegne» confessa l’assessore). E poi ci sarà anche la riorganizz­azione di alcuni spazi del Comune, come la Sala Farnese, che non ospiterà più convegni ma mostre e attività culturali, o come il terzo piano della Salaborsa, che passerà dal Bologna Urban Center alla biblioteca. Al piano terra di Palazzo D’Accursio ci sarà invece la biglietter­ia gestita da Istituzion­e Musei e Bologna Welcome. E qui si potranno acquistare i ticket per visitare, dunque, tutti gli spazi comunali collegati in un unico percorso. Marco Piazza, capogruppo del M5S che fin da gennaio invoca interventi per l’apertura al pubblico della torre, ha una proposta per il nome: «Panorama pass».

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I luoghi Nella foto grande l’orologio astronomic­o costruito nel 1444; sotto la terrazza della torre da cui si gode la vista di piazza Maggiore
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