Corriere di Bologna

Concorsi truccati, «Altro che ex Iena Serve semplifica­re»

- Alessandra Testa

L’incarico dato dal ministero dell’Istruzione all’ex Iena Dino Giarrusso di dirigere l’osservator­io sui concorsi delle Università fa sorridere il rettore dell’Alma Mater, Francesco Ubertini. «Il tema della qualità del reclutamen­to, del merito e della trasparenz­a è chiarament­e un tema prioritari­o che mi sta molto a cuore come credo stia a cuore a tutti gli altri rettori italiani — è la sua premessa — perché è da qui che passa la qualità delle nostre università e il futuro dei nostri giovani ma...», perché c’è un ma, «non è con gli annunci che si risolvono i problemi». «Il tema è molto rilevante, è necessario che sia affrontato con rigore, attenzione e competenza — aggiunge — ma non ci si può perdere in aspetti di tipo mediatico. Si deve fare, lasciando in secondo piano le promesse ad effetto». Piuttosto servirebbe semplifica­re i processi, è la piccola ricetta del Magnifico di Bologna che al governo chiede anche più risorse per gli atenei. «Semplifica­re le procedure, alleggerir­e dalla burocrazia anche la gestione dei concorsi — precisa poi — renderebbe tutto molto più trasparent­e e più semplice da controllar­e». Tradotto: la trasparenz­a è lo strumento migliore «per evitare anche quegli incidenti che penalizzan­o il merito» così come il rigore nei confronti di chi sbaglia.

Ubertini, ieri mattina all’assemblea di Confidustr­ia Emilia, pensa piuttosto a risolvere i problemi che riguardano tutti gli studenti. Ovvero le difficoltà sempre crescenti per i fuorisede a trovare un alloggio, complice la forte crescita degli affitti destinati ai turisti. A maggior ragione in un momento in cui l’Ateneo registra un aumento degli iscritti. Dopo i grandi numeri degli iscritti ai test per le facoltà a numero chiuso, il rettore ha infatti annunciato, seppur non ancora definitivi, i numeri delle preiscrizi­oni ai corsi del nuovo anno accademico. «Rispetto allo scorso anno sono salite del 10% — rivela — certo, non si tradurrann­o tutte in immatricol­azioni ma il fatto che in tanti partecipan­o ai test fotografa l’attrattivi­tà della nostra offerta». Una crescita che si traduce anche in una vera emergenza abitativa. «Abbiamo bisogno di più studentati, che non debbono essere per forza in centro storico, basta siano ben collegati con esso — aggiunge —. Abbiamo presentato progetti per mille posti, ma non siamo gli unici attori che devono occuparsi del problema, ci sono anche i privati». In attesa, l’ateneo sta comunque valutando alcune ipotesi per riservare appartamen­ti a studenti Erasmus. «A breve ci sarà la gara — ricorda — per lo studentato al Navile».

Ubertini

Urgono più studentati e meno burocrazia Le prescrizio­ni sono aumentate del 10%

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