Concorsi truccati, «Altro che ex Iena Serve semplificare»
L’incarico dato dal ministero dell’Istruzione all’ex Iena Dino Giarrusso di dirigere l’osservatorio sui concorsi delle Università fa sorridere il rettore dell’Alma Mater, Francesco Ubertini. «Il tema della qualità del reclutamento, del merito e della trasparenza è chiaramente un tema prioritario che mi sta molto a cuore come credo stia a cuore a tutti gli altri rettori italiani — è la sua premessa — perché è da qui che passa la qualità delle nostre università e il futuro dei nostri giovani ma...», perché c’è un ma, «non è con gli annunci che si risolvono i problemi». «Il tema è molto rilevante, è necessario che sia affrontato con rigore, attenzione e competenza — aggiunge — ma non ci si può perdere in aspetti di tipo mediatico. Si deve fare, lasciando in secondo piano le promesse ad effetto». Piuttosto servirebbe semplificare i processi, è la piccola ricetta del Magnifico di Bologna che al governo chiede anche più risorse per gli atenei. «Semplificare le procedure, alleggerire dalla burocrazia anche la gestione dei concorsi — precisa poi — renderebbe tutto molto più trasparente e più semplice da controllare». Tradotto: la trasparenza è lo strumento migliore «per evitare anche quegli incidenti che penalizzano il merito» così come il rigore nei confronti di chi sbaglia.
Ubertini, ieri mattina all’assemblea di Confidustria Emilia, pensa piuttosto a risolvere i problemi che riguardano tutti gli studenti. Ovvero le difficoltà sempre crescenti per i fuorisede a trovare un alloggio, complice la forte crescita degli affitti destinati ai turisti. A maggior ragione in un momento in cui l’Ateneo registra un aumento degli iscritti. Dopo i grandi numeri degli iscritti ai test per le facoltà a numero chiuso, il rettore ha infatti annunciato, seppur non ancora definitivi, i numeri delle preiscrizioni ai corsi del nuovo anno accademico. «Rispetto allo scorso anno sono salite del 10% — rivela — certo, non si tradurranno tutte in immatricolazioni ma il fatto che in tanti partecipano ai test fotografa l’attrattività della nostra offerta». Una crescita che si traduce anche in una vera emergenza abitativa. «Abbiamo bisogno di più studentati, che non debbono essere per forza in centro storico, basta siano ben collegati con esso — aggiunge —. Abbiamo presentato progetti per mille posti, ma non siamo gli unici attori che devono occuparsi del problema, ci sono anche i privati». In attesa, l’ateneo sta comunque valutando alcune ipotesi per riservare appartamenti a studenti Erasmus. «A breve ci sarà la gara — ricorda — per lo studentato al Navile».
Ubertini
Urgono più studentati e meno burocrazia Le prescrizioni sono aumentate del 10%