Pd, le periferie di Martina Dal Pilastro alla Festa
Il segretario Pd nelle periferie: «Daremo battaglia, pronti anche a fare ostruzionismo». Poi va alla Festa
Promette battaglia alla Camera sul bando periferie il segretario del Pd Maurizio Martina, ieri in tour tra Pilastro e Navile per toccare con mano i progetti per 18 milioni di euro che il governo ha congelato con un emendamento al Milleproroghe: «Una follia e una vergogna, smantellano progetti che stanno a cuore ai cittadini». Intanto alla Festa dell’Unità di Ravenna l’ex premier Bersani è stato attaccato: «Meglio Fico, non ha tradito».
In attesa di spostare in Parlamento la battaglia per sbloccare i fondi per le periferie congelati fino al 2020 dal governo, il segretario del Pd Maurizio Martina ha voluto toccare con mano i progetti già in fase avanzata che Bologna rischia di perdere dopo l’emendamento al decreto Milleproroghe votato in Senato. Un tour tra Pilastro e Navile, accompagnato dai parlamentari dem Gianluca Benamati, Andrea De Maria e Luca Rizzo Nervo, cui è affidata la controffensiva alla Camera per convincere l’esecutivo gialloverde a fare retromarcia, con presente il solo assessore alla Casa e ai Lavori pubblici Virginia Gieri in rappresentanza della giunta.
Martina cammina lungo le strade assolate del Pilastro e del Navile con a fianco il deputato e segretario bolognese Pd Francesco Critelli, scambia opinioni con i presidenti di quartiere e i residenti, si fa illustrare l’area dove dovrebbe sorgere la nuova caserma dei carabinieri, guarda gli orti urbani dal Virgolone, anche questi nel pacchetto dei 18 milioni bloccati dai pentastellati. E attacca: «Togliere 1,6 miliardi ai Comuni come vorrebbe fare il governo è una follia e una vergogna, anche perché ci sono progetti che meritano di essere garantiti: parliamo di 330 Comuni, 96 progetti e 20 milioni di italiani che vivono nei quartieri toccati da questa operazione che Lega e Movimento 5 stelle vorrebbero smantellare». Nel pacchetto da salvare anche il parcheggio Giuriolo da riconvertire nel Polo del restauro della Cineteca. Alcuni residenti che animano blog e giornalini lo incoraggiano. «Daremo battaglia, chiederemo alla Camera un passo indietro — promette — D’altra parte questo governo ci ha abituato a fare passi indietro rispetto alle dichiarazioni. Sono pronto anche a fare ostruzionismo». L’auspicio è che «abbandonino la propaganda e l’ideologia sbagliata che l’ha portato a demolire le cose buone impostate e tornino a una visione realistica per dare risposte ai cittadini».
Il tour, vista l’ora, si consuma lungo strade deserte, animate solo dai bambini che fanno avanti e indietro con biciclette più grandi di loro. Da un’auto di passaggio arrivano urla bipartisan: «Dai Salvini» e «Grande Mauri». Una residente poco prima di lasciare il gruppetto si raccomanda: «Segretario, non mollate sui vaccini altrimenti...». Martina ascolta il presidente di quartiere Simone Borsari illustrare quanto fatto negli anni in un rione uscito da tempo dall’emergenza ma pur sempre complicato e per il quale un presidio dell’Arma resta una priorità.
Il segretario si ferma al cippo che ricorda i carabinieri trucidati dalla Uno Bianca, s’informa sul numero di residenti in questo quadrante di città. C’è spazio per rispondere alle domande dei cronisti sui temi nazionali, dall’Ilva al braccio di ferro di Salvini con la magistratura, fino al congresso del partito («Lo facciamo assolutamente, è una tappa fondamentale della nostra ripartenza»). «Propaganda» e «false promesse», il comune denominatore degli attacchi ai legastellati. Nuovo round al Navile: museo di Ustica, parco della Zucca e Giuriolo, accompagnato dal presidente Daniele Ara. «Il nostro obiettivo è far capire al governo che si parla di interventi già impostati e in fase progettuale avanzata. Non possono demolire tutto e giocare alle tre carte solo perché l’ha fatto il nostro governo». Il segretario ha poi concluso la giornata alla Festa dell’Unità in Fiera.
Assente giustificato durante il tour, il sindaco Virginio Merola, riunito con i sindacati per la spinosa vicenda della ex Breda. Domani, alla vigilia della discussione alla Camera del Milleproroghe, incontrerà in Comune i parlamentari bolognesi.