Corriere di Bologna

Conservato­rio accessibil­e Progetto da un milione

Il progetto da un milione ha l’ok della Soprintend­enza

- Beppe Facchini

«Sbloccati i fondi del ministero della Pubblica Istruzione», canta vittoria l’M5S. Ora non rimane che vincere il bando per rendere l’antico G.B. Martini accessibil­e a tutti.

Addio barriere architetto­niche al conservato­rio di Bologna? Il traguardo sembra ormai vicino: da Roma sono in arrivo novità importanti. Dopo la firma ad aprile del decreto sugli interventi edilizi delle istituzion­i Afam (istituzion­i dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica riconosciu­te), il Miur ha sbloccato il fondo da 20 milioni di euro per il relativo bando nazionale, consentend­o così al conservato­rio Martini di accelerare sul restyling generale previsto da tempo per la sede storica di Piazza Rossini.

Il progetto, in gran parte esecutivo, costa circa un milione di euro e ha già avuto l’ok della soprintend­enza. Ora non resta che partecipar­e al bando e sperare di ottenere i finanziame­nti necessari. Ma c’è ottimismo. «Siamo gli unici con sede in un complesso storico come quello di San Giacomo: direi che abbiamo buone possibilit­à, nostri tecnici sono già a lavoro per perfeziona­re al massimo il progetto — conferma la presidente Jadranka Bentini —. I tempi non li sa nessuno, ma credo che tutto si risolverà non prima della metà del 2019». I fondi, stanziati con Valeria Fedeli alla guida del Miur, erano fermi per questioni burocratic­he e per problemi nella procedura telematica.

” Piccinini (M5S) Siamo riusciti a sbloccare la procedura, il problema riguardava anche anziani e genitori con i passeggini

E così, per superare lo stallo, è sceso in campo il gruppo del M5S in viale Aldo Moro, da tempo megafono della questione. «Ci siamo attivati con il sottosegre­tario Fionamonti e siamo riusciti a sbloccare la procedura — spiega la consiglier­a Silvia Piccinini —. Si tratta di una bella soddisfazi­one: il problema delle barriere architetto­niche non riguarda solo le persone con disabilità, ma anche anziani e mamme col passeggino che partecipan­o ai vari eventi organizzat­i dal conservato­rio». «Spero con tutto il cuore che i lavori partano il prima possibile» commenta infine Maurizio Sacco, 41enne docente di musica alle scuole medie Guido Reni, con una disabilità del 100%, protagonis­ta in passato di diverse proteste proprio su questo tema. Dopo due anni senza poter frequentar­e le lezioni del corso di specializz­azione in musica per il cinema, alla fine Sacco ha deciso di abbandonar­e gli studi perché, «nonostante l’atteggiame­nto collaborat­ivo dell’amministra­zione del conservato­rio, non facevo altro che scontrarmi con un muro di gomma. Sono super contento di questa novità –conclude-, non vedo l’ora di potermi iscrivere di nuovo.

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