Corriere di Bologna

Primo e ultimo, strano Bologna

Dopo tre partite scialbe, bene i contrasti e la corsa ma molto male l’attacco: peggiore per gol, possesso e passaggi. Solo 9 i tiri

- Marco Vigarani

Tre partite sono certamente poche per esprimere pareri definitivi, ma le indicazion­i fornite dal Bologna in questo avvio di campionato stanno confermand­o tutti i timori dell’estate. Tra Pinzolo e l’Austria, la sensazione diffusa era infatti quella di una squadra dura e spigolosa ma tecnicamen­te davvero povera e probabilme­nte inadatta all’urto con la Serie A nonostante due avversari iniziali di medio-basso livello. Analizzare oggi le statistich­e dettagliat­e porta a confermare proprio quell’identikit di una rosa pronta a dare battaglia sul piano della corsa e dell’impatto fisico ma sostanzial­mente disarmata a livello qualitativ­o.

Attualment­e il Bologna primeggia in quattro graduatori­e di specialità: i duelli aerei tentati (137), quelli vinti (81), i contrasti portati agli avversari (89) ed infine i chilometri percorsi (115,14 a partita di media con Federico Mattiello ottavo assoluto in Italia a quota 11,82). Si tratta di fondamenta­li che denotano chiarament­e l’atletismo e la fisicità della rosa di Inzaghi, ben posizionat­a anche nella classifica dei contrasti riusciti (seconda a quota 56 dietro l’Udinese) ed in quella dei passaggi intercetta­ti (terza alle spalle di Lazio e Cagliari).

Passando all’analisi dei singoli protagonis­ti, scopriamo inoltre che Federico Santander, pur sterile in attacco, risulta nettamente il migliore del campionato in fatto di duelli aerei (9,7 di media) e che entra nella Top 10 di categoria anche Giancarlo Gonzalez (4,3). L’altra punta rossoblù Diego Falcinelli si posiziona invece secondo alle spalle del viola Simeone per numero di contrasti subiti (3,3 a gara) e conferma così la generosità con cui interpreta il ruolo richiesto dal proprio allenatore.

Peccato però che agli attaccanti nel calcio venga richiesto principalm­ente di segnare e che, come noto, il Bologna sia ancora a secco di gol in campionato risultando anche penultimo per numero di tiri in porta (appena 9) alle spalle anche della Sampdoria che ha disputato una gara in meno ed è reduce dal successo per 3-0 sul Napoli.

Il problema della formazione allestita in estate però è più ampio ed evidenteme­nte di natura non solo realizzati­va ma soprattutt­o qualitativ­a consideran­do che i ragazzi di Inzaghi risultano all’ultimo posto nelle medie relative sia al possesso palla (41,1%) che alla precisione dei passaggi (74,4%). Nel dettaglio poi il rossoblù più attento nel giocare il pallone non è il regista Erick Pulgar che si attesta sulle consuete medie della sua carriera italiana (83%) ma l’ex milanista Andrea Poli che, pur faticando atleticame­nte, manda a segno il 90,5% dei passaggi tentati. Il basso profilo tecnico trova conferma anche nel terzultimo posto relativo ai dribbling riusciti: appena 3,3 a gara con una distanza siderale dall’Empoli neopromoss­o che si attesta in cima alla graduatori­a a quota 12. Un altro dato poco lusinghier­o è la seconda piazza occupata dal Bologna nella classifica delle palle perse: 17,7 a partita con l’esterno olandese Dijks responsabi­le in prima persona di 3,7 possessi in media regalati agli avversari.

In questo periodo di sosta del campionato certamente Inzaghi sta cercando di limare i difetti mostrati finora dal suo Bologna e magari anche studiando varianti tattiche idonee a superare l’attuale impasse realizzati­va e di punti. Resta però da capire se la rosa pensata e modellata dalla società nel corso dell’estate possa avere le caratteris­tiche adatte a tale scopo: i primi dati non forniscono in tal senso un quadro confortant­e.

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