Primo e ultimo, strano Bologna
Dopo tre partite scialbe, bene i contrasti e la corsa ma molto male l’attacco: peggiore per gol, possesso e passaggi. Solo 9 i tiri
Tre partite sono certamente poche per esprimere pareri definitivi, ma le indicazioni fornite dal Bologna in questo avvio di campionato stanno confermando tutti i timori dell’estate. Tra Pinzolo e l’Austria, la sensazione diffusa era infatti quella di una squadra dura e spigolosa ma tecnicamente davvero povera e probabilmente inadatta all’urto con la Serie A nonostante due avversari iniziali di medio-basso livello. Analizzare oggi le statistiche dettagliate porta a confermare proprio quell’identikit di una rosa pronta a dare battaglia sul piano della corsa e dell’impatto fisico ma sostanzialmente disarmata a livello qualitativo.
Attualmente il Bologna primeggia in quattro graduatorie di specialità: i duelli aerei tentati (137), quelli vinti (81), i contrasti portati agli avversari (89) ed infine i chilometri percorsi (115,14 a partita di media con Federico Mattiello ottavo assoluto in Italia a quota 11,82). Si tratta di fondamentali che denotano chiaramente l’atletismo e la fisicità della rosa di Inzaghi, ben posizionata anche nella classifica dei contrasti riusciti (seconda a quota 56 dietro l’Udinese) ed in quella dei passaggi intercettati (terza alle spalle di Lazio e Cagliari).
Passando all’analisi dei singoli protagonisti, scopriamo inoltre che Federico Santander, pur sterile in attacco, risulta nettamente il migliore del campionato in fatto di duelli aerei (9,7 di media) e che entra nella Top 10 di categoria anche Giancarlo Gonzalez (4,3). L’altra punta rossoblù Diego Falcinelli si posiziona invece secondo alle spalle del viola Simeone per numero di contrasti subiti (3,3 a gara) e conferma così la generosità con cui interpreta il ruolo richiesto dal proprio allenatore.
Peccato però che agli attaccanti nel calcio venga richiesto principalmente di segnare e che, come noto, il Bologna sia ancora a secco di gol in campionato risultando anche penultimo per numero di tiri in porta (appena 9) alle spalle anche della Sampdoria che ha disputato una gara in meno ed è reduce dal successo per 3-0 sul Napoli.
Il problema della formazione allestita in estate però è più ampio ed evidentemente di natura non solo realizzativa ma soprattutto qualitativa considerando che i ragazzi di Inzaghi risultano all’ultimo posto nelle medie relative sia al possesso palla (41,1%) che alla precisione dei passaggi (74,4%). Nel dettaglio poi il rossoblù più attento nel giocare il pallone non è il regista Erick Pulgar che si attesta sulle consuete medie della sua carriera italiana (83%) ma l’ex milanista Andrea Poli che, pur faticando atleticamente, manda a segno il 90,5% dei passaggi tentati. Il basso profilo tecnico trova conferma anche nel terzultimo posto relativo ai dribbling riusciti: appena 3,3 a gara con una distanza siderale dall’Empoli neopromosso che si attesta in cima alla graduatoria a quota 12. Un altro dato poco lusinghiero è la seconda piazza occupata dal Bologna nella classifica delle palle perse: 17,7 a partita con l’esterno olandese Dijks responsabile in prima persona di 3,7 possessi in media regalati agli avversari.
In questo periodo di sosta del campionato certamente Inzaghi sta cercando di limare i difetti mostrati finora dal suo Bologna e magari anche studiando varianti tattiche idonee a superare l’attuale impasse realizzativa e di punti. Resta però da capire se la rosa pensata e modellata dalla società nel corso dell’estate possa avere le caratteristiche adatte a tale scopo: i primi dati non forniscono in tal senso un quadro confortante.