Pasticcio Fortitudo weekend di pensieri Non c’è piano B
La squadra in campo in Liguria, per un’amichevole giocoforza passata in secondo piano, ma è difficile spostare l’attenzione dall’incredibile caso della sponsorizzazione fantasma al campo. Dopo il passaggio dell’uragano in Fortitudo si cerca di rimettere assieme i cocci, ma serviranno altro tempo, distrazioni di maggior peso (il derby di sabato prossimo ad esempio, anche se è facile immaginare che il tifo bianconero non perderà l’occasione per girare il coltello nella piaga) e soprattutto chiarimenti su una vicenda che presenta ancora moltissimi aspetti oscuri, perché si possa voltare pagina.Sospesa nel weekend, quella che ormai pare diventata una spy story dovrebbe proporre nuove puntate la prossima settimana, quando si andranno a vedere le carte rimaste in mano al club. Non sarà comunque facile stabilire come sono andate veramente le cose e capire di cosa è rimasta vittima la Fortitudo: se di un raggiro dall’esterno, di una imperdonabile leggerezza del suo management, oppure di una fronda interna. Tutte le risposte restano aperte, e comunque vada servirà un grande sforzo per rimettere in carreggiata una società squassata da questa storia grottesca, sfociata nelle dimissioni del suo presidente subito respinte, scoprendo tra l’altro che una sua collaboratrice, la ormai ex addetta al marketing, sarebbe coinvolta nell’epocale pasticcio. La Fondazione, che venerdì sera nel giro di poche ore ha deciso di rimettere Christian Pavani al suo posto di comando, garantisce che anche senza i soldi di Metano Nord non ci saranno problemi nella copertura economica di una stagione già di per sé molto impegnativa (la promozione diretta vorrebbe dire anche zero incassi dai playoff, nelle altre stagioni voce di budget determinante). Chiaro l’intento di rassicurare i tifosi, nel bel mezzo di una campagna abbonamenti che comunque, a dispetto di qualunque scandalo, procede spedita: ieri vendute altre 212 tessere, che portano il totale dei rinnovi a quota 2.731. Scoppiata la bolla del metano, restano più che mai solo i tifosi come affidabile risorsa. (e. s.)