Lucarelli, Costa e gli altri Tra volti e narrazioni
Tanti gli ospiti tra oggi e domani alla Casadeipensieri
La conclusione del programma culturale approntato per la ventottesima volta da La Casadeipensieri per la Festa dell’Unità negli spazi del quartiere fieristico, si apre già oggi alle ore 18 nella Libreria con l’incontro con la quarantasettenne scrittrice americana Sara Zarr. Molto apprezzata per la sua produzione young adult e autrice del recente Le variazioni di Lucy (Edt), a colloquio con Piero Mioli, Giampaolo Vulcano e Isaac Squerzanti. Un romanzo di apprendimento, ambientato nell’affascinante e spietato mondo della musica classica. Un viaggio al termine del quale la protagonista, Lucy, ritroverà la passione per quello che, a causa dell’esasperante competitività, era diventato solo studio ossessivo.
A seguire, alle 21, Grazia Verasani e Alberto Sebastiani parleranno con Livia Manera Sambuy, giornalista del Corriere della Sera, del suo libro Non scrivere di me (Feltrinelli), in cui racconta dei suoi incontri con scrittori nordamericani come Richard Ford e Paula Fox. Sarà anche una preziosa occasione per ricordare lo scrittore Philip Roth, scomparso nel maggio scorso, a cui la Manera Sambuy era legata da un lungo rapporto di amicizia e che è stata tra le ultime a intervistarlo. In contemporanea, nella Sala Aldo Moro, verrà consegnata l’ultima Targa Volponi di quest’anno, che andrà all’attrice milanese Lella Costa, ribattezzata dalla critica «nostra signora dei monologhi», in dialogo con Claudio Cumani, Bruno Damini e Laura Mariani. All’attività teatrale la Costa affianca da anni un costante impegno civile a favore di varie realtà come Emergency. Domani sera gran finale a partire dalle 20.30, in Sala Aldo Moro, con Carlo Lucarelli invitato a parlare del suo ultimo romanzo, Peccato mortale (Einaudi), con Loriano Macchiavelli, Andrea Maioli e Giampiero Rigosi. Una nuova indagine che ha per protagonista il commissario De Luca, in forza alla polizia criminale di Bologna negli anni 40, in questo caso alle prese con un’indagine su un corpo senza testa nell’Italia dopo l’8 settembre del ‘43, senza più fascismo ma con i tedeschi alle porte. Subito dopo, alle 22 nella Sala Vittime del Mediterraneo, chiusura musicale nel segno di Rossini, con interventi di Jadranka Bentini, Davide Ferrari e Piero Mioli e interpretazioni di arie rossiniane da parte del soprano Roberta Pozzer e della pianista Renata Nemola.