No a Netflix Il film su Cucchi solo in Cineteca
Contrastato dalle sale che criticano la diffusione contemporanea su Netflix, il film sugli ultimi giorni di Stefano Cucchi, a Bologna si vedrà solo da giovedì al Lumière (forse in presenza dell’attore Alessandro Borghi) Altre proiezioni «illegali» sono or
Ha emozionato il festival del cinema di Venezia ma è anche al centro di una protesta delle sale cinematografiche, che hanno deciso di contestare la contemporanea uscita della pellicola domani nei cinema e su Netflix: un problema di distribuzione quindi e non, ovviamente, in merito alla storia trattata. Sulla mia pelle, la pellicola del regista Alessio Cremonini che racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, interpretato sul grande schermo da Alessandro Borghi, sarà proiettato in città solo dal Lumière e da eventi ritenuti «illegali» organizzati dai centri sociali e dal mondo antagonista.
Il cinema di via Azzo Gardino è l’unico bolognese a comparire nell’elenco diffuso anche da Ilaria Cucchi, la sorella del 30enne che morì in carcere il 22 ottobre 2009 durante la sua detenzione. Dalla Cineteca, che gestisce il Lumière, viene spiegato che in merito alla serrata anti-Netflix non viene presa nessuna posizione particolare, piuttosto è «il valore della storia narrata a farci credere fortemente nel film, lo riteniamo un atto civile molto importante». La «prima» nel cinema bolognese non sarà domani, ma giovedì e dovrebbe prevedere la presenza in sala di Borghi, come spesso accade per alcune prime visioni della Cineteca: gli ultimi nodi dovrebbero essere sciolti oggi. In generale la scelta della Lucky Red, casa di produzione del film, di permettere alla piattaforma on demand di distribuire online il film in concomitanza con le sale ha mandato su tutte le furie l’Anec, l’associazione di categoria più importante dei cinema, perché non verrebbe rispettata la finestra temporale di tre mesi tra l’uscita delle pellicole nella sale e la successiva diffusione. Da qui la scelta degli altri operatori di non prevedere per il momento gli spettacoli: qualcuno dice infatti di «stare ragionando sul da farsi».
Chi non aspetterà per proiettare Sulla mia pelle sono invece collettivi universitari e centri sociali bolognesi, che vista la tematica trattata si sentono in prima linea nel voler dare massima diffusione. Il centro sociale Làbas prevede di proiettare il film giovedì, ma sono in corso valutazioni sulla location: probabilmente si vuole tenere fuori dalla bagarre la sede di vicolo Bolognetti assegnata dal Comune. Altro appuntamento è stato lanciato dal Cua, collettivo universitario autonomo, in questo caso già domani alle 21: qui la scelta è ricaduta sulla sede denominata Nautilus in via San Giacomo, spazio concesso dall’Alma Mater. Una situazione che anche in altre città ha provocato critiche e polemiche, su un film che ha scontentato anche alcuni sindacati di polizia.