Corriere di Bologna

Salvini promette trenta agenti

Il Viminale si impegna a intervenir­e al più presto. Aitini: fisso o dinamico, basta che il presidio sia 24 ore su 24 Il ministro dell’Interno: «La Montagnola? Colpa del Pd che ora chiede aiuto a noi»

- Rotondi

Il Pd incalza Salvini sulla Montagnola e chiede nuovi agenti. Il ministro replica netto: «Il parco è ostaggio dei pusher per colpa del Pd che ha fallito e ora chiede aiuto alla Lega, saremo felici di dare più agenti e sicurezza a Bologna». Il Viminale manderà in città trenta agenti in più e nelle prossime settimane approfondi­rà il tema. Intanto il Comune apre al presidio mobile ipotizzato dal questore: «Ma deve essere lì tutti i giorni, come noi con la municipale».

Sulla Montagnola Lega e Pd parlano ormai la stessa lingua. Dopo aver chiesto a lungo un presidio fisso di agenti nel parco da tempo eletto a territorio di spaccio dagli spacciator­i maghrebini, il Carroccio di governo vede la prospettiv­a ribaltata dal Comune che ha sdoganato il tema e ora incalza il ministro dell’Interno Matteo Salvini sullo stesso terreno chiedendo di mantenere le promesse fatte e mandare i necessari rinforzi in Questura per presidiare e «liberare» il parco. È diventato dunque un caso politico, come dimostra il pressing del deputato dem bolognese Andrea De Maria che ha annunciato un’interrogaz­ione alla Camera per chiedere al ministro una soluzione definitiva (il presidio fisso) e più agenti per realizzarl­a.

La replica del titolare del Viminale non si è fatta attendere: «Il parco della Montagnola è ostaggio di pusher extracomun­itari dopo anni di governo nazionale e locale targato Pd — ha detto il ministro e vicepremie­r leghista —. È un problema che il Pd non è riuscito a risolvere, tanto che adesso chiede aiuto alla Lega». Poi la promessa, rinnovata, di un intervento risolutivo: «Saremo felici di dare più sicurezza e forze dell’ordine anche a Bologna. Dalle parole ai fatti». Il piano del ministro, all’interno del più ampio progetto di assunzione di migliaia di poliziotti previsto dall’imminente decreto sicurezza, è di garantire a Bologna almeno una trentina di agenti in più a partire dalla primavera. Ma già nelle prossime settimane, assicurano fonti del Viminale, verrà affrontato il dossier Bologna, non solo il caso della Montagnola, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza del territorio.

Nel breve termine, dopo i blitz ravvicinat­i nel parco degli ultimi giorni diposti dalla Questura, il tema resta quello di un presidio efficace del parco. Il Comune ha ribadito il lavoro fatto negli ultimi anni con la presenza costante dei vigili urbani e ha chiesto un presidio lungo tutto l’arco del giorno, in modo che i pusher non tornino allo sparire delle divise. Un’apertura è arrivata dal questore Gianfranco Bernabei che in un’intervista al Corriere di Bologna ha spiegato di essere pronto a mettere in campo un presidio mobile, a corto raggio, che possa garantire una presenza visiva delle forze dell’ordine e tenere lontani i pusher. «Non credo in quelli fissi, rischiano di diventare un arredo urbano e nient’altro», ha detto il numero uno della Questura.

Il sindaco Virginio Merola e l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini, che proprio l’altro giorno al question time aveva incalzato Salvini chiedendog­li di battere un colpo e intervenir­e, si sono detti in sintonia con le affermazio­ni del questore. «Trovo sensate le sue parole, il punto è che il presidio mobile lo abbiamo

Il ministro Il parco è ostaggio dei pusher per colpa del Pd, saremo felici di dare più forze dell’ordine e sicurezza a Bologna. Dalle parole ai fatti

Il sindaco Trovo sensate le parole del questore, fisso o mobile poco importa, l’importante è che siano lì tutti i giorni come noi con la municipale

L’assessore Invece di fare chiacchier­e Salvini deve risolvere i problemi, c’è bisogno di un salto di qualità in Montagnola e agenti presenti tutti i giorni

fatto fino ad adesso. L’importante è intendersi: è il momento, fisso o mobile, di essere lì tutti i giorni, come facciamo noi con la municipale. Penso stiano facendo molto, dobbiamo fare di più per risolverla definitiva­mente. Forse c’è bisogno di un rafforzame­nto delle forze di polizia». Sulla stessa linea Aitini, che torna a incalzare Salvini: «Ieri ho sentito il questore al telefono, in Montagnola bisogna che le forze dell’ordine ci siano costanteme­nte, questo è il salto di qualità che chiediamo». Se l’idea è quella di presidi mobili con pattuglie miste, «benissimo, basta che sia 24 ore su 24. Voglio vederlo perché non l’ho ancora visto, e lo chiedo da mesi», sottolinea ancora l’assessore, che assicura: «Non è una questione di fisso o mobile, c’è bisogno di un punto di sicurezza dove le forze stiano dalla mattina alla sera insieme alla polizia municipale, la forza più presente in Montagnola. E non lo dico io, lo dicono le statistich­e».

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