Corriere di Bologna

L’odissea dei bus turistici alle prese con il pedaggio

Le guide: pessimo biglietto da visita della città. E inadeguato, portano turisti anziani

- Blesio

Il varo del ticket per i bus turistici porta in dote perplessit­à note e nuovi problemi (tipo il parcheggio che non c’è a porta San Mamolo).

Accedere al centro, a bordo di un pullman turistico, da ieri costa 100 euro. A Bologna, tutti i mezzi in questione che vogliono avvicinars­i al cuore della città sostando giusto per scaricare i viaggiator­i in piazza Malpighi, cioè nell’unica fermata consentita all’interno della Ztl, devono pagare un ticket di accesso. A poco, almeno per ora, sono valse le proteste degli operatori del turismo, in primis delle guide abilitate a celebrare la bellezza della città di fronte a turisti di mezzo mondo. Le perplessit­à non si concentrav­ano tanto sull’opportunit­à di un ticket, quanto sulle possibili alternativ­e gratuite indicate da Palazzo d’Accursio per lo scarico dei passeggeri (Porta San Mamolo e Autostazio­ne) e sull’obbligo di carico in Autostazio­ne.

La presidente di Confguide Confcommer­cio Ascom Paola Balestra che, anche ieri nel giorno del debutto del ticket turistico, si diceva «fiduciosa sulla comprensio­ne da parte dell’Amministra­zione dei problemi in essere e della necessità di risolverli nel più breve tempo possibile», ricordava le criticità della scelta operata dal Comune. «Servono vigili a controllar­e la regolarità dei parcheggi in piazza Malpighi e una volta istituito quello come check-point a pagamento deve essere concesso ai bus anche caricare nello stesso luogo i visitatori, magari operando uno sconto a chi dimostra di avvalersi di guide certificat­e bolognesi (così si combatte al contempo il fenomeno dell’abusivismo)». Nonostante le conferme avute dal presidente dell’Autostazio­ne in merito a un prossimo restyling, poi, «il biglietto da visita alla città ora è pessimo». La malinconia che provocano in effetti quegli spazi fa a gara con la loro inadeguate­zza. «In più c’è la distanza da piazza Maggiore, di 1 chilometro e mezzo, con un dislivello di 11 metri che per un pubblico anziano e per visite che di media durano nemmeno due ore (tragitto dal bus compreso), diventa un problema».

Lo spazio destinato ai bus turistici a Porta San Mamolo ieri era occupato dalle auto: parcheggia­re era impossibil­e. E così, lo sventurato autista di un bus turistico in arrivo da Bergamo ha scelto di sostare direttamen­te sulla carreggiat­a e far scendere su viale Aldini, dal lato opposto a quello indicato, i viaggiator­i. «Il carico e scarico è pieno e mi son messo qui, cosa dovevo fare? Certo, piazza Malpighi era meglio ma sono le agenzie a decidere dove far scendere i viaggiator­i e ci sta che optino per una soluzione più economica o più vicina. I ticket per i bus turistici? Sono ormai ovunque». Anche il pullman di turisti in arrivo dal Trentino intercetta­to mentre ripartiva ha avuto gli stessi problemi. «C’erano delle auto sopra, ma in qualche modo siamo riusciti a far scendere tutti — raccontava la responsabi­le dell’agenzia turistica — Non si pretende di sostare nella piazza centrale di una città ma un po’ più vicino e un po’ meglio, magari...».

 ?? Piazzole ?? L’area di sosta (a pagamento) in piazza Malpighi e il parcheggio «alternativ­o» (ma gratis) su viale Aldini per il sold out di Porta San Mamolo Da sapere L’aumento dei bus turistici diretti nel centro di Bologna ha spinto il Comune a nuove regole e a un ticket di 100 euro
Piazzole L’area di sosta (a pagamento) in piazza Malpighi e il parcheggio «alternativ­o» (ma gratis) su viale Aldini per il sold out di Porta San Mamolo Da sapere L’aumento dei bus turistici diretti nel centro di Bologna ha spinto il Comune a nuove regole e a un ticket di 100 euro
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Nel 2015 erano 1655 i bus all’autostazio­ne Quest’anno la stima è che saranno 4.000

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