Nagy e gli altri: spazio ai «dimenticati»
Mbaye dovrebbe avere una maglia sulla fascia, l’ungherese al posto di Pulgar
Tre partite in sette giorni: inizia oggi il primo tour de force stagionale che vedrà il Bologna impegnato nelle sfide casalinghe contro Roma e Udinese con l’intermezzo della visita alla Juventus mercoledì sera. Saranno 270 minuti fondamentali per il futuro della stagione e così Filippo Inzaghi si appresta a pretendere uno sforzo da tutta la rosa a sua disposizione.
Sicuramente privo di Donsah come di Pulgar e probabilmente di Palacio, il tecnico rossoblù già da oggi ha intenzione di chiedere minuti importanti anche a ragazzi che finora hanno vissuto da spettatori questo avvio di stagione. Si tratta paradossalmente in gran parte di calciatori che già lo scorso anno erano ai margini delle rotazioni di Donadoni e che in estate hanno sperato di potersi rilanciare con Inzaghi trovando invece la porta nuovamente chiusa.
Basti pensare ad Ibrahima Mbaye che ha finora collezionato appena una manciata di minuti nel finale della gara di Coppa Italia: oggi dovrebbe essere lui a presidiare la fascia destra del Bologna. In mezzo al campo invece sarà il turno di Adam Nagy, centrocampista giunto al terzo anno in rossoblù e che ha visto dimezzarsi lo spazio a disposizione tra la prima e la seconda stagione. Inzaghi non perde occasione per lodare l’ungherese anche se fino ad ora lo ha utilizzato con il contagocce e soltanto oggi pomeriggio dovrebbe dargli la prima occasione da titolare.
Non è invece atteso nell’undici iniziale anti-Roma l’esterno ceco Ladislav Krejci che però nel corso della settimana avrà l’obbligo di provare a ritagliarsi spazio anche per far rifiatare l’olandese Dijks, assoluto padrone della fascia mancina del nuovo Bologna. L’ex Sparta Praga in estate aveva anche esternato pubblicamente la sofferenza patita nei lunghi mesi trascorsi in panchina con Donadoni ma il cambio di guida tecnica non ha portato cambiamenti: finora è infatti l’unico atleta in rosa a quota 0’ ad eccezione di giovanissimi, infortunati e portieri di riserva.
Al lungo elenco dei delusi potremmo aggiungere poi anche Mattia Destro, titolare a Genova ma già indirizzato oggi verso la panchina nonostante la sfida contro il suo passato giallorosso. Toccherà però anche a lui assumersi la responsabilità di provare a ridare fiato all’esanime attacco del Bologna e magari riuscire a risalire gerarchie interne che assomigliano tanto a quelle del periodo donadoniano.
Il riscatto del Bologna passa anche dai piedi di Mbaye, Nagy, Krejci e Destro ovvero quattro attori che nel corso della settimana saranno chiamati a riscattare un passato recente da comparse prendendosi un ruolo da protagonisti.