IL BELLO DEL DEBUTTANTE
Lo confesso: ero sceso dalla collina con un po’ di preoccupazione per il mio vecchio amico Pippo I. Troppo evanescenti, fino alle 15 e 40 di ieri le prestazioni del «Bologna dei zero gol»; troppo immaginabile la reazione rabbiosa della Roma, ultima delle grandi a non aver ancora ritrovato il passo giusto (però motivata motivata? - dalla batosta col Real Madrid). E poi quella bellissima rete del sempre rimpianto Simone Verdi segnata in contumacia non aveva aumentato il buonumore di chi prevedeva un’altra giornata grigia. E invece… Io, per cautelarmi, non ero andato neanche in tribuna, ma, grazie alla gentilezza della Questura, nella postazione del GOS (Gruppo Operativo della Sicurezza) che è la cabina di controllo che tiene d’occhio tutto quello che accade in campo e fuori con un servizio di altissima professionalità: discreto e impeccabile. Quaranta monitor: vuoi che almeno in uno - ho pensato - il Bologna non riesca a fare gol? Ebbene è successo. Fra l’inquadratura di una serie di tornelli, quella sullo spicchio-ospiti (in cui troneggiava uno striscione Roma Club Forlì: evidentemente mi devo essere perso qualcosa) e tutte le altre su qualsiasi possibile zona sensibile, è spuntato Federico Mattiello che tutt’in una volta ha messo in buca la sfiga di una vita, facendo - lui terzino - quello che non sempre riesce a Robben. Non credo di tradire un segreto se svelo che qualche operatore della sicurezza (a parte una simpatica ed efficiente funzionaria di fede opposta) non ha nascosto la sua gioia per quanto avvenuto.
Al punto che al raddoppio di Santander sono stato pregato di tornare tutte le volte nella stessa postazione. Ci penserò. Mi rendo conto della fragilità del mio commento «tecnico». Ma sono felice per il mio vecchio amico Pippo I. Che con una coerenza degna della sua tenacia come giocatore, è andato avanti per il suo percorso tattico, infischiandosene di tutto e di tutti, avendo il polso delle potenzialità umane della squadra e lanciando nella mischia giovani attori protagonisti inaspettati: all’insegna del bello del debuttante. PS Promemoria per il gentile comandante della Polizia Municipale. Sarebbe utile far sapere al suo personale (o perlomeno a un componente del Corpo di stanza ieri al Meloncello per «filtrare» il passaggio a chi va allo stadio per lavoro) che il turpiloquio non è esattamente una caratteristica utile, né decorosa nel bagaglio professionale del buon Vigile. Che, per definizione, non dovrebbe essere maleducato: ma «urbano».