Il gol e la vittoria ritrovati grazie a Federico & Federico «Presto altre gioie ai tifosi»
Mattiello e Santander per la prima vittoria della stagione «Decisivo il sostegno del pubblico, ci aspettavamo critiche»
Federico & Federico, i cavalieri che fecero l’impresa. Come un incantesimo, la porta avversaria si stappa al minuto 396 di campionato, nel pomeriggio più atteso: Federico Mattiello che segna il suo primo gol da professionista per far impazzire il Dall’Ara e Federico Santander che realizza la prima rete italiana nel classico contropiede che chiude i conti e abbatte la Roma.
Una rivincita sul destino, specialmente per il laterale che proprio contro la Roma, l’8 marzo 2015, aveva visto tibia e perone finire in frantumi, col rischio che accadesse anche alla sua carriera. Era al Chievo, il contrasto horror fu con Nainggolan e dopo il gol Mattiello ripensa proprio a quei giorni: «È destino, segnare alla Roma è bello anche perché è una grande squadra. La dedica per questo gol va a me stesso, per i sacrifici che ho dovuto fare in primis per tornare a giocare a calcio e poi per essere qui in una squadra di serie A». Non è uno avvezzo ai gol e forse anche per questo gli è venuta quell’esultanza alla Cristiano Ronaldo, con salto e mani distese a lato del corpo. Proprio l’avversario che dovrà affrontare dopodomani: «È la prima cosa che mi è venuta in mente — sorride — forse è un po’ esagerata ma è andata così. Contro la Juventus avremo poco da perdere, ma col giusto atteggiamento può arrivare qualcosa di positivo: questa vittoria sulla Roma dimostra che a volte con una scintilla la porti a casa. Serviva qualcosa che facesse uscire quel fuoco che abbiamo dentro». E in parte il weekend col sorriso è nato sabato, quando i mille tifosi presenti alla rifinitura — ringraziati pubblicamente nel dopogara anche dal ds Bigon — hanno incitato la squadra: «È stato un supporto decisivo — sottolinea Mattiello — perché ci aspettavamo critiche e ci hanno sostenuto. Speriamo di dargli presto altre soddisfazioni».
Intanto ieri al Dall’Ara è risuonato l’ormai celebre coro per Santander, praticamente denudatosi a fine gara per fornire alla gente cimeli del suo primo gol alla curva. L’attaccante ha segnato per la prima volta in Italia proprio al suo ex compagno di squadra al Copenaghen Olsen: «Non mi aspettavo di sbloccarmi contro di lui, gli auguro il meglio ma contano solo i tre punti per lavorare con più serenità. Sono più contento per la vittoria che per il gol, che dedico alla mia famiglia: per me sono stati importanti e mi sono stati vicini vista la situazione della squadra». Non è uno dal sorriso facile, il Ropero, e quando gli viene chiesto del suo rapporto con la tifoseria quasi si stranisce: «Non mi sento un idolo, sono solo uno dei tanti ma ringrazio la gente per l’affetto».
E mentre nel dopopartita impazzavano già sul web i fotomontaggi col Nettuno con il volto dell’attaccante, Santander probabilmente esibisce il manifesto delle sue caratteristiche: «Do sempre tutto per la maglia con cui gioco, era così a Copenaghen ed è così a Bologna». Anche così si spiega l’affetto che ha travolto questo ragazzo che pensa già alla sfida impossibile di mercoledì: «La Juventus non è solo Ronaldo, sono anni che domina in Italia. Noi dobbiamo pensare a lavorare ancora, perché anche contro la Roma abbiamo sbagliato qualcosa pur essendo migliorati molto». Dopo aver tolto lo 0 alla voce gol segnati, anche affrontare la capolista fa (un po’) meno paura.