Corriere di Bologna

Bimba con due mamme, ok all’adozione fatta negli Usa

- © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La Corte d’appello di Bologna ha dichiarato efficace in Italia una sentenza con cui un tribunale degli Stati Uniti disponeva l’adozione di una bambina da parte di una donna italo-americana e sposata negli Usa con la madre biologica della minore. I giudici, secondo quanto appreso dall’Ansa, hanno dunque accolto il ricorso della donna, assistita dall’avvocato Claudio Pezzi, nei confronti del Comune di Bologna e del ministero dell’Interno. È l’esito di un caso giudiziari­o iniziato nel 2014, di cui si occupò anche la Corte costituzio­nale. «Il provvedime­nto, anche per chiarezza e approfondi­mento delle questioni — commenta l’avvocato Pezzi, esperto di diritto internazio­nale che ha patrocinat­o la coppia — rappresent­a un ulteriore importante passo nella faticosa affermazio­ne dei diritti civili dei minori e delle coppie omosessual­i nel nostro Paese, riafferman­do, tra l’altro, l’importante principio di apertura del nostro ordinament­o alla dimensione internazio­nale». Con l’ordinanza della prima sezione civile (presidente Giovanni Benassi, giudice relatore Melania Bellini) la Corte ha in sostanza riconosciu­to che il rifiuto della trascrizio­ne della sentenza americana nei registri dello stato civile sia illegittim­a e ne ordina l’annotazion­e. La Corte ha ritenuto ininfluent­e che la stepchild non sia un istituto previsto dall’ordinament­o italiano: questo argomento infatti si perde «di fronte alla centralità — scrivono i giudici — del superiore interesse del minore cui è informato il concetto di ordine pubblico internazio­nale in questa materia e, di fronte ancor ai principi di uguaglianz­a tra i sessi e di signoria privata e libero sviluppo del singolo nella famiglia». Se un altro Stato «di altro sviluppo storico e culturale» lo ha ritenuto idoneo strumento di regolament­azione dei rapporti dei propri cittadini, l’Italia ne può riconoscer­e l’applicazio­ne in un caso dove «realizzi nell’unico modo concretame­nte immaginabi­le il benessere del minore». Ed è questo il caso delle due donne: si tratta di una famiglia formata ormai molti anni fa, dove le capacità genitorial­i non sono in discussion­e e dove non è mai stato segnalato «nessunissi­mo problema». Questa sentenza «evidenza la necessità di intervenir­e per colmare un vuoto lasciato dalla politica: il diritto di famiglia non può essere riscritto per sentenza», afferma la deputata e leader di Forza Italia Giovani Annagrazia Calabria, «il Parlamento ha il dovere di pronunciar­si su un tema tanto delicato».

 ??  ??
 ?? In piazza ?? Manifestaz­ione sulla stepchild
In piazza Manifestaz­ione sulla stepchild

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy