Vu nere ma a pois È la maglia da Coppa
I piemontesi cedono sotto gli attacchi di Hasbrouck, Leunen e Pini. Oggi l’epilogo contro Casale
Entra duro la Fortitudo. Solidissima prima partita ufficiale della stagione, l’Aquila demolisce Tortona in semifinale di Supercoppa e prova a prendersi il trofeo stasera, contro Casale Monferrato.
Alla prima uscita con in palio qualcosa fa molto più del suo dovere, la squadra di Martino: non solo passa il turno, salvando così l’incasso della seconda giornata (duemila presenti circa nella prima, pochini) del torneo, ma si dimostra quadratissima, con le batterie sempre cariche a dispetto di rotazioni ancora ridotte dai soliti acciacchi: Cinciarini non entra neanche, Mancinelli gioca 5 minuti, ma la squadra vola lo stesso.
Nel giorno in cui Pavani ne ha di fatto ufficializzato il rinnovo («Sarà fortitudino a vita» ha detto in giornata il presidente a Trc) il Mancio ancora non è a posto, quindi dentro Pini e Leunen che scala a numero 4 in un quintetto iniziale talmente brillante da dare subito la spallata decisiva: partenza 10-0 e la partita non si riaprirà mai.
Tortona sbaglia anche cose facili — nei primi 9’ segna solo il vecchio Garri — e si ritrova in un attimo sotto di 13, nel secondo di 19, a metà terzo di 24, massimo vantaggio (3640). Sulla carta è una buona squadra la Bertram, ma finisce piallata anche difensivamente da una Lavoropiù che sta sempre sul pezzo, non rallenta mai, non spreca un pallone, fa tutto talmente bene da far persino pensare che sia troppo presto, per un livello di forma del genere. 6 vinte su 7 in prestagione, derby a parte una marcia dal passo sicuro, e al campionato manca ancora una settimana.
Pini fa un figurone accanto al professor Leunen, che raccoglie anche bottino personale, ma è ancor più importante per come spiega a tutti come disegnare geometrie così efficaci. Aggiungendo un Rosselli da 15 e 5 assist la qualità delle letture è garantita: 25 assist di squadra e nemmeno uno del play titolare, Fantinelli. Anche Venuto si diverte ed ormai è già un idolo della Fossa, quasi non ci si accorge dei 19 di Hasbrouck, silenzioso ma puntuale primo pistolero di serata, non fosse che lo sponsor a fine gara gli fa indossare il cappellone da cowboy.
Tre mesi dopo l’eliminazione in gara4 di semifinale, oggi interessante rivincita con Casale, che ha fulminato in rimonta Treviso nella prima semifinale, botta vincente da nove metri dell’ex Musso (26 punti, 14 nell’ultimo quarto), confermandosi quadratissima a dispetto dei tanti cambiamenti. Riservargli lo stesso trattamento di Tortona vorrebbe dire essere davvero molto avanti.