Crisi ex Breda, il Comune: altri investitori pronti a entrare
Ci sono nuovi soggetti privati interessati a investire in Industria Italiana Autobus. È l’assessore al lavoro del Comune, Marco Lombardo, ad annunciarlo, rispondendo così, durante il question time a Palazzo d’Accursio, a un’interrogazione sul caso dell’ex Bredamenarinibus. «Non è accettabile che si proceda a colpi di Twitter e Facebook — è l’affondo nei confronti del ministro Luigi Di Maio —. Io non uso Facebook per comunicare che ci possono essere privati che hanno dichiarato il proprio interesse rispetto a questa vicenda. Lo faccio qui in una sede istituzionale», ha aggiunto l’assessore invocando «la convocazione immediata di un tavolo al ministero con il governo e le parti, quindi la proprietà, i lavoratori, i sindacati e le amministrazioni pubbliche». Cioè Comuni e Regioni sia per Bologna che per Flumeri, in Irpinia, dove c’è l’altro stabilimento. «È importante avere notizie certe sulla manifestazione di interesse delle Fs, sull’assetto della governance e sul piano industriale», ha proseguito Lombardo, senza però fare altri nomi. Quelli che circolano attualmente non sono solo italiani e della zona (come Valerio Gruppioni della Sira di Rastignano), ma anche stranieri. E si tratterebbe di soggetti economici vicini al settore di Industria Italiana Autobus, soprattutto per quanto riguarda nuove tecnologie e sostenibilità ambientale. «Finché non ci sarà una convocazione, non mi è consentito neanche interloquire con il governo per capire se è opportuno l’ingresso di nuovi soci. Temo che non usciremo dall’emergenza finché non ci sarà la modalità più corretta per affrontare il tema — ha detto ancora —. Al di là della maggioranza pubblica o privata, a noi interessa sapere quali sono gli sviluppi economici e industriali che si vogliono avere per il polo del trasporto pubblico locale». Qualche buona notizia è arrivata sul pagamento degli stipendi arretrati e sulla proroga della scadenza per la fideiussione da 5,5 milioni. Ma non basta. L’invito di Palazzo D’Accursio è «evitare disquisizioni su questi temi sui social, evitare annunci o tweet, come abbiamo visto da parte del ministero, ed evitare la giostra del chi può intestarsi il merito di cosa, da tutti i lati. È una serietà che dobbiamo soprattutto ai lavoratori».