«Vogliamo cambiare le abitudini dei bolognesi Basta seconde auto»
L’assessore alla Mobilità Irene Priolo e gli attacchi sulle misure anti smog: «Dovevo iniziare. In prospettiva ci dovranno essere più mezzi elettrici»
«I bolognesi non sono assolutamente pronti, ma dobbiamo iniziare a cambiare le abitudini. Dovevamo dare un segno culturale importante». E non si torna indietro: le domeniche ecologiche si faranno, proprio come sono state pensate. Irene Priolo, assessore alla Mobilità di Palazzo d’Accursio, forse per la prima volta da quando ha preso il posto dell’ex assessore Andrea Colombo, ha testato sulla sua pelle quanto possano arrabbiarsi i bolognesi, quando tocchi loro l’automobile.
Assessore, sei domeniche ecologiche in programma e già si è scatenato l’inferno.
«Le domeniche ecologiche com’erano fatte prima erano una finzione. Dovevamo dare un segnale culturale forte, consapevoli però che la transizione va accompagnata e programmata e potendo contare, oggi, su servizi alternativi come car-sharing e bikesharing. E comunque sono previste deroghe per chi deve andare al lavoro, per le emergenze e per chi condivide la macchina. Il car-pooling non ha mai funzionato, forse ora che è necessario funzionerà».
L’M5S in Regione sostiene che questo provvedimento sia ridicolo, perché consente la circolazione solo alle auto elettriche che nel Bolognese sono solo 75. Numeri un po’ piccoli.
«Il Comune sta iniziando a dare dei segnali, bisogna cominciare a far passare il messaggio che, nel lungo periodo, bisognerà arrivare alle auto elettriche».
Che però costano molto.
«Tutti i grandi Comuni si stanno interrogando su come passare all’elettrico in modo graduale. Ma vorremmo anche che il cittadino iniziasse a pensare che l’auto non è sempre indispensabile, come può iniziare a non esserlo la seconda auto in famiglia adesso che c’è il car-sharing. Non ci aspettiamo un cambiamento a breve, ma quando i cittadini capiranno che con il car-sharing avranno meno problemi a parcheggiare e spenderanno meno, forse si inizierà a intravedere un cambiamento».
A proposito di parcheggi, non si aspetta la rivolta dei residenti che, nelle strisce bianche sotto casa, si troveranno parcheggiatele auto del car-sharing che possono sostare ovunque gratis?
«Ma gli stalli riservati al
car-sharing sono davvero pochissimi, in tutto 29, 8 dei quali in piazza Medaglie d’Oro. Poi certo un residente in una zona con l’auto condivisa può andare a parcheggiare in un’altra negli stalli dei residenti, ma poi gli stessi residenti potranno prenderla e andare a sostare gratis altrove. Bisogna cambiare mentalità».
Devono cambiarla anche i commercianti?
«Lo so che questo non è un provvedimento popolare e che creerà disagio. I commercianti li capisco molto bene, avevo messo in conto le critiche di Ascom. Se mi faranno delle proposte non in contraddizione con il provvedimento, li ascolterò. Ci possiamo incontrare prima del 28 ottobre, quando ci sarà la prima domenica ecologica. A fare l’assessore alla Mobilità si scontenta sempre qualcuno».
Alla fine è passata dalla parte dell’ex assessore Colombo?
«Mi hanno sempre messa in contrapposizione con lui, ma ho sempre sostenuto che prima di fare certe operazioni, andavano create alternative valide per i cittadini. Io non sono andata con l’accetta subito e ho una visione più complessiva rispetto ad Andrea che aveva molto a cuore solo il tema delle bici».
E il tram? A che punto è?
«Il team di progettisti è al lavoro: entro dicembre devono consegnare il progetto. Cercheremo di capire come mettere in piedi i confronti con i quartieri. Il tram è fondamentale nel nostro piano sulla mobilità, ci consentirà di avere un servizio più efficiente e adesso il salto di qualità sul servizio pubblico è fondamentale».
” I bolognesi non sono pronti, ma serve un cambiamen to culturale Lo so che questo è un provvedime nto impopolare: ascolterò Ascom, se vorrà farmi delle proposte, ma devono essere in linea con le nostre scelte