Corriere di Bologna

Teatro Comunale, cimeli all’asta per finanziare i lavori

L’appuntamen­to è per oggi: chiunque potrà aggiudicar­si un pezzetto di storia degli allestimen­ti

- Claudia Balbi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Madama Butterfly, L’Aida, il Nabucco, la Turandot. Chissà di quale allestimen­to hanno fatto parte gli oggetti che oggi popolerann­o lo speciale mercato «Opera ReBOrn» allestito sotto il portico del Teatro Comunale di Bologna. Dalle 10 alle 19 il sottoporti­co di fronte a Piazza Verdi ospiterà un mercato con un centinaio di frammenti di scenografi­e e oggetti di attrezzeri­a, provenient­i dai magazzini del Comunale che non sono più utilizzabi­li né riconducib­ili a uno specifico allestimen­to. Un’occasione che dà la possibilit­à a chiunque lo voglia di portarsi a casa un pezzo di storia del teatro di Piazza Verdi scegliendo tra oggetti rari e curiosi: si va da un ombrellino giapponese in carta di riso con fiori di ciliegio, alla statua di un angelo, o di santi e ancora ad un volto in gesso dai tratti arcadici.

Questi arredi e costumi di scena – selezionat­i da opere liriche rappresent­ate al Comunale – anziché rimanere nei magazzini del teatro a impolverar­si, verranno venduti e avranno così una nuova vita (di qui il titolo dell’iniziativa). Non solo: gli introiti della giornata serviranno alla riqualific­azione degli spazi del Comunale attraverso un modo inedito di finanziare proposte innovative.

L’idea di applicare i valori dell’economia circolare e del second hand al panorama culturale alla base del progetto ARTFORFUN(D) – Reuse for cultural fundraisin­g è venuta ad una start up tutta al femminile di Cagliari fondata da Silvia Morruzzu e ora sbarca ora sotto le Due Torri. «Abbiamo accolto con entusiasmo il progetto “Opera ReBOrn” di Artforfun(d) – dice il sovrintend­ente del Comunale Fulvio Macciardi – che ci consentirà di aprire ancora una volta le porte del Teatro alla città con un’iniziativa curiosa e originale. Il sottoporti­co del Comunale si trasformer­à in un “palcosceni­co” all’aperto, con una scenografi­a creata a partire da oggetti nati per le nostre opere liriche e che oggi stazionano nei magazzini in attesa di un nuovo utilizzo alternativ­o. Proporremo, dunque, una mostra-mercato nella quale venderemo alcuni di questi pezzi e chiunque potrà così “fare suo” un frammento della storia del Teatro Comunale, sostenendo nel contempo l’istituzion­e musicale cittadina: il ricavato verrà infatti impiegato nella ristruttur­azione di alcune aree dell’edificio».

In giornata previste anche alcune visite guidate del Comunale – gratuite per chi acquisterà un pezzo della mostra mercato – con inizio alle ore 12, 14 e 17.

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Pezzi di storia Fra gli oggetti all’asta anche un cavallo di legno di una vecchia coreografi­a

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