Lunghi (Cgil) attacca la Lega: vuole farci fuori
UN appello a non correre dietro alle «caricature dei media, di Facebook o Twitter» in vista della elezione del prossimo segretario nazionale dopo Susanna Camusso; una tirata d’orecchie — ma anche qualcosa di più — al governo gialloverde. Anche se le parole più pesante sono verso la Lega. Si è aperto ieri all?Arci Benassi di San Lazzaro il congresso provinciale della Cgil. Assise importante, per il sindacato bolognese, perché tra pochi mesi si sceglierà il dopo-Camusso e si prospetta und derby emiliano tra Maurizio Landini e Vincenzo Colla: «Siamo la Cgil con le sue regole e la sua esperienza storica secolare. E nella Cgil deve sempre prevalere l’interesse della nostra organizzazione, guai se prevalesse quello del singolo», le parole di Maurizio Lunghi sul tema. Il segretario della Camera del lavoro di Bologna ha poi toccato i temi di attualità politica, a partire dalla manovra economica del governo del cambiamento: per la Cgil, un insieme di provvedimenti che tolgono a chi ha poco e non ai ricchi. E allora il sindacato non può restare a guardare: «Mobilitiamoci», è la parola d’ordine. Infine, l’attacco alla Lega: «Roba d’altri tempi, ma la Lega e non solo, sta pensando seriamente a farci fuori», ha scandito Lunghi dal palco: «Ci dobbiamo preparare probabilmente a nuovi interventi del governo che insieme all’Inps potrebbero tagliare le condizioni pensionistiche di chi svolge attività sindacale» oltre «all’idea, contenuta in una proposta di legge sulla trasparenza dei bilanci, di eliminare il meccanismo automatico di trattenuta sindacale per il versamento delle quote di iscrizione» che rappresenterebbe — ha proseguito il segretario — «un duro colpo al nostro sistema di entrate, costringendo tutti noi a rincorrere gli iscritti per incassare le quote».