LE TANTE AMNESIE DELLA POLITICA E LE POTENTI ARMI DEGLI ELETTORI
Ma perché ci vuole sempre una notizia nella cronaca dei giornali perché le autorità come il Comune e la Regione arrivino a scoprire l’acqua calda, come quella che gli anziani soli sono una moltitudine e un problema sempre più grande, e bisogna fare un bel po’ di più per assisterli a domicilio?
Gentile signora Lella, la scoperta dell’acqua calda è uno sport nazionale, almeno in politica. La nostra cara Italia non è un paese per vecchi e purtroppo nemmeno per giovani. Ovvio, Bologna compresa, anche se a questa latitudine le cose vanno assai meglio che altrove. Però non così bene come potrebbero andare. Colpa della smania del consenso minuto per minuto, cosa opposta a una seria programmazione. Invece di fissare una rotta, tenendo gli occhi incollati alla bussola e le mani sul timone, certi nostri nocchieri preferiscono andare dove li spinge il vento: insomma, dove li porta il sondaggio o la richiesta più urlata. Così un Passante è spostato all’improvviso, per sistemare uno stadio piomba inatteso un pacco di soldi pubblici, un bimbo scappa dall’asilo e la questione diventa di colpo un’emergenza. Quando una signora in overdose di solitudine chiama i carabinieri per un po’ di compagnia, ecco subito sbandierato e intensificato il proposito di protezione degli over, single
più per forza che per amore. Era proprio necessario un episodio da libro Cuore, della serie ci vorrebbe un carabiniere per amico, per agire con più forza nella tutela del pianeta anziani? Adesso un coro a voci alte rilancia l’impegno di assistenza. Promettere è più facile che fare: è sempre stato così e lo sarà sempre. Però esagerare con le promesse ha pesanti conseguenze. I pargoli perdono la fiducia nei genitori, se papà e mamma illudono e poi deludono. Anche gli elettori seguono chi comanda la famiglia, ma quando si accorgono che le parole sono state bolle di sapone reagiscono con armi potenti. Le prime bordate capovolgono i tweet, che da dichiarazioni appassionate diventano esplosione di odio. Dopo arriva la vera bomba, quella elettorale. Il rischio è di finire tutti in un panorama di rovine. È ora che i politici si accorgano di avere esagerato, puntando troppo su internet e poco sul contatto quotidiano con le persone. Com’era bello quando potevano dire «La nostra gente», perché la guardavano negli occhi e ne conoscevano i bisogni. Oggi se li fanno raccontare dai sondaggisti e si convincono che le cose stiano davvero come in tabella. Scelte e promesse decise da piattaforme e algoritmi: così è, se vi pare. Però è come se l’amore venisse affidato a una bambola o a un bambolotto.