Scontri a Làbas, dieci militanti rinviati a giudizio
Dieci persone andranno a processo per aver opposto resistenza allo sgombero di Làbas, il centro sociale dell’ex caserma Masini di via Orfeo, che in seguito ha trovato casa in vicolo Bolognetti firmando una convenzione con il Comune. Ieri il gup Domenico Panza ha rinviato a giudizio per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, getto pericoloso di cose e travisamento tramite caschi, fazzoletti e occhiali scuri, dieci attivisti per i quali il processo inizierà l’8 marzo. La posizione di un undicesimo indagato è stata stralciata perché risulta irreperibile.Tra i rinviati a giudizio c’è Gianmarco de Pieri, storico attivista del Tpo e co-presidente di Coalizione civica, a cui i pm Antonello Gustapane e Antonella Scandellari contestano di aver rivestito il giorno dello sgombero, l’otto agosto 2017, un ruolo di «direzione» per essersi rifiutato di lasciar eseguire lo sgombero al Reparto mobile, come richiesto dalla Digos, e aver passato alcuni caschi ai manifestanti seduti a terra davanti all’ingresso dell’ex caserma. La questione della misura cautelare del divieto di dimora per alcuni degli indagati, richiesta a febbraio dai pm ma rigettata dal gip, è arrivata fino in Cassazione, su ricorso dei legali degli attivisti Elia De Caro, Simone Sabattini e Patrizio Del Bello. Ma la Suprema Corte ha annullato anche la misura dell’obbligo di firma, disposta dal Riesame a cui il pm aveva fatto ricorso, motivando il venir meno delle esigenze cautelari con la convenzione firmata proprio dal Comune di Bologna con Làbas: avendo trovato un nuovo spazio, non sussiste più per i giudici alcun pericolo di recidiva dei reati. Quell’otto agosto una cinquantina di attivisti si schierarono, seduti a terra all’ingresso dell’ex caserma, occupata da anni, per impedirne lo sgombero. Seguirono cariche della polizia e lancio di oggetti e fumogeni dall’altra parte, con sette poliziotti contusi, di cui uno si è costituito parte civile, e dieci feriti tra i manifestanti. La caserma è tornata nella disponibilità dell’Agenzia del Demanio che cerca ancora un acquirente.