«L’ironia di Virginio contro la bassa politica»
La sua prima reazione è stato un sorriso, poi il grande fastidio per «questa politica che per attaccare ormai rasenta il ridicolo». Manes Bernardini, candidato sindaco per la lista civica Insieme Bologna alle ultime amministrative e che come leader del centrodestra sfiorò il ballottaggio nel 2011, la parola alcol non la vuole nemmeno pronunciare associata al primo cittadino. Anzi, è quasi dispiaciuto di non poterlo sfidare («Il civismo è la strada da seguire», si lascia scappare), nuovamente nel 2021.
Bernardini, che pensa dello sfogo di Merola nel salotto di Patrizia Finucci Gallo?
«Che avrei voluto esserci. Quando l’ho appreso dalla stampa, non ci volevo credere. Ho letto le cronache e ho pensato: è proprio lui, è Virginio. Me lo sono immaginato. E sono certo che abbia affrontato il tema col sorriso sulle labbra e con la grande ironia che lo contraddistingue. Ha dimostrato di essere superiore: saper esorcizzare è la migliore cura».
In questi anni queste voci l’hanno infastidita?
«C’è qualcuno che ha preferito scambiare il suo modo di dire le cose con schiettezza per una leggerezza. Se queste sono le armi della bassa politica per delegittimare gli avversari siamo davvero arrivati ad un punto di non ritorno. Virginio ha fatto bene a togliersi il sassolino dalle scarpe. Ha dimostrato di essere superiore, di non aver paura: saper esorcizzare è la migliore cura».
Quali sono i suoi rapporti con lui?
«Affrontarlo come avversario è stato tosto. Abbiamo avuto confronti aspri, ma ho sempre trovato Virginio una persona piacevole e molto rispettosa. Con me è corretto e spero pensi la stessa cosa di me».
Ad un aperitivo con Merola ci andrebbe?
«Certo. Nell’arco di questi anni è capitato più volte di pranzare insieme per confrontarci sulle esigenze della città. Non condivido le sue strategie, ma l’ho sempre stimato sul piano personale. Se è arrivato dove arrivato è anche per la sua forza di carattere».
” Così facendo ha dimostrato di essere superiore, saper esorcizzare è la migliore cura: ha la mia stima