«MI PIACE» COME RIDERE DEI SOCIAL
Gabriele Cirilli festeggia trent’anni di carriera con un due ore di comicità tra sketch, dialoghi e scenette dedicate al mondo virtuale e alle sue idiosincrasie tra improvvisazione e complicità del pubblico. Domani e domenica al Dehon
«Ame piace “Mi piace”. Mi auguravo che piacesse anche al pubblico, ma fino al debutto non si sa mai… Ora posso dirlo forte: piace». Gabriele Cirilli è proprio come appare in teatro o in televisione: un comico incontenibile.
Sarà al Dehon di via Libia domani alle 21 e domenica alle 16 con il suo nuovo spettacolo «Mi piace», con la regia di Claudio Insegno. E quel titolo sta proprio per i «like», croce e delizia delle nostre vite, complici smartphone e social media, che spingono a schierarci in tutti i campi — cibo, moda, cultura, politica, persone — trasformandoci in affamati di gradimento per raggranellare «like» in più.
«Quel “mi piace” è diventato un luogo comune dei nostri tempi, allora con i miei autori (uno stuolo, ndr) mi sono detto: facciamo un backup della mia vita». Sul palco ci sarà un telefonino manovrato dal suo partner scenico Umberto Noto, sul quale scorreranno immagini, file audio, testi, a provocare monologhi, dialoghi, scene e scenette, in quasi due ore votate al divertimento.
«I social danno la possibilità di aggiornarti e stare vicino a chi sta lontano. Ma d’altra parte danno spazio a troppi che scrivono “verità illuminanti”. Mi chiedo: dove stavano prima tutti questi saggi? E poi, tutti questi amici: se chiedo a qualcuno di loro di ospitarmi per le vacanze con moglie, figli e cane, mi sa che il pollice si trasforma in un dito medio alzato». Nello spettacolo ci sono parti improvvisate: l’attore si rivolge al pubblico per renderlo suo complice.
Venerdì torna per una sola sera come giudice straordinario di «Tale e Quale Show», la trasmissione di Carlo Conti su Rai 1, dove è stato a lungo ospite. «Avrei potuto fare un’altra stagione, ma sentivo di non avere idee troppo nuove e ho preferito non insistere. Il pubblico non va tradito».