«Pippo ha trovato il ritmo giusto La squadra inizia a capire cose vuole»
Thomas Manfredini, si può dire che l’Atalanta sia tornata?
«Ho sempre pensato che la crisi di risultati fosse dovuta ad un momento di appannamento: iniziare presto la preparazione può portare ad un calo fisico. In questo momento però sono entrati in forma anche giocatori importanti come Ilicic e l’Atalanta è ripartita».
Il Bologna invece a che punto è?
«Anche i rossoblù stanno iniziando ad ottenere buoni risultati ed Inzaghi comincia a vedere quello che vuole. Un allenatore nuovo ha sempre bisogno di tempo per proporre la propria filosofia di gioco ed è indispensabile un periodo di ambientamento a maggior ragione se la squadra viene da anni con un altro tecnico ed è mentalizzata su richieste diverse».
Pippo da allenatore è come te lo saresti aspettato?
«Pensavo che sarebbe stato un bravo tecnico. Quando sei così maniacale da giocatore, è normale che poi tu abbia la voglia e la presunzione di arrivare in alto. Pippo può diventare uno dei migliori allenatori in Italia».
Ora sembra voler chiedere alla squadra di interpretare due moduli: è un vantaggio?
«Da difensore dico che può essere meglio sapersi organizzare contro attacchi sia a due sia a tre uomini ma si tratta di una variabile che aiuta anche la squadra a sviluppare una fase offensiva meno prevedibile. E Danilo è giusto che sia il leader del reparto».
Cosa serve per diventare come l’Atalanta?
«A Bergamo c’è una struttura unica in Italia e forse in Europa, solo chi c’è stato può capirlo. Parlo di cultura del lavoro sin dal settore giovanile ma anche di supporto della tifoseria che vive con orgoglio la crescita dei ragazzi del vivaio. Un giovane dell’Atalanta sente da subito il supporto del pubblico e può crescere fino a diventare un grande calciatore».