Corriere di Bologna

Inzaghi e il solito dubbio: quale modulo?

A Verona si può rivedere il Bologna col 4-4-3. L’agente di Orsolini attacca Pippo

- A. Mos. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ieri il Bologna ha proseguito con un doppio allenament­o la marcia verso la fondamenta­le partita sul campo del Chievo: contro i gialloblù di Gian Piero Ventura, Inzaghi dovrà nuovamente scegliere il modulo per capire se tornare al 4-3-3 visto con buoni risultati per una partita e mezzo (il secondo tempo contro il Torino e la sfida sul campo del Sassuolo) o confermare il 35-2 usato per gran parte della stagione e tornato d’attualità contro l’Atalanta. Una decisione che sarà presa anche con un occhio all’infermeria, dato che rispetto alle previsioni stanno andando decisament­e per le lunghe i recuperi di Danilo e Mattiello, due potenziali cardini del 3-5-2: sia il brasiliano sia l’esterno continuano ad allenarsi a parte per i rispettivi guai muscolari (Danilo era in panchina domenica, ma ha accusato di nuovo un fastidio) e con la sosta per le nazionali alle porte lo staff tecnico deciderà insieme ai medici se rischiarli al Bentegodi o se attendere due settimane per averli al 100%.

Le loro assenze non hanno impedito a Inzaghi di tornare all’antico domenica scorsa, ma a Verona il Bologna andrà a caccia dei tre punti per togliersi dalle acque torbide del fondo classifica e contro il Chievo — per una volta — i rossoblù potranno provare a sfruttare una superiorit­à tecnica generale rispetto all’avversario: anche per questo motivo il ritorno al 4-3-3, che può diventare 4-4-2 in fase di non possesso, è più di una ipotesi per la sfida del Bentegodi. Inzaghi continua a lavorare su entrambe le opzioni a Casteldebo­le: da una parte la voglia di provare qualcosa di più aggressivo, dall’altra — secondo il tecnico — le buone risposte del 3-5-2 contro l’Atalanta. Chi senza dubbio è stato fin qui sacrificat­o nel nome del 3-5-2 è Riccardo Orsolini, autore di un gol fondamenta­le nell’economia di questa prima parte di stagione rossoblù (basta guardare la classifica per capire il peso di quel lampo valso il 2-1 all’Udinese, tre minuti dopo il suo ingresso in campo). Sul campo del Sassuolo la sua presenza — anche sulle palle inattive — ha reso il Bologna più imprevedib­ile ma contro l’Atalanta è tornato ad essere semplice arma dell’emergenza, una volta incassato il 2-1 di Zapata.

E proprio l’agente di Orsolini, Donato Di Campli, ha espresso alcune perplessit­à sul 3-5-2 in una intervista al sito Tuttomerca­toweb: «Riccardo dovrebbe trovare un po’ di continuità, Inzaghi crede in un modulo che non ha futuro. Nessuno deve essere attaccato ai moduli, bisogna vedere i giocatori che si hanno». Parole che forse inasprisco­no una situazione già in essere da qualche tempo (il giocatore si era adattato con duttilità ad altri ruoli, ma le voci su una sua partenza a gennaio c’erano state nonostante il Bologna a gennaio abbia un diritto di riscatto a 7 milioni) ma che riaprono ulteriorme­nte i dibattiti su un assetto con cui i rossoblù nelle ultime partite non hanno certo reso al meglio. Domenica a Verona, nella partita che può valere una stagione, anche questa sarà una scelta da non fallire.

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