E Inzaghi studia il modulo anti-Chievo
Otto reti subite nelle ultime 4 gare Inzaghi studia il modulo anti Chievo per tornare a vincere dopo un mese
La parola alla difesa. BOLOGNA Già, perché tra i miglioramenti che servono al Bologna per uscire con i tre punti dalla delicata partita di domani al Bentegodi sul campo del Chievo ci sono anche quelli di una retroguardia che nelle ultime quattro partite ha viaggiato alla pericolosa media di due gol subiti a partita. Quasi una regola del 2: due reti incassate a Cagliari, prima della sosta, e altrettante contro Torino, Sassuolo e Atalanta.
Per capire quanto sia pesante questa deriva, basti pensare che la difesa del Bologna ha subito nelle ultime quattro gare gli stessi gol che aveva incassato nelle prime sette giornate di campionato, cioè 8: una media quasi raddoppiata che ha portato il Bologna a 16 gol subiti, a pari merito con Sassuolo e Udinese. Solamente cinque squadre hanno subito più gol: la Spal (17, sette dei quali solo nelle ultime due), l’Empoli con 20 reti, Genoa e Frosinone con 24 e proprio il Chievo, avversario di domani, con ben 28 gol incassati.
L’ultimo «clean sheet» conquistato da Skorupski risale ormai a un mese e mezzo fa, nel 2-0 interno del 23 settembre contro la Roma in cui peraltro il portiere polacco ci mise ampiamente del suo, parando ben nove tiri indirizzati nello specchio della porta: da una parte le gare chiuse dai rossoblù senza subire reti sono state solamente due (l’altra fu lo 0-0 in campo neutro a porte chiuse contro il Frosinone), ma dall’altra va sottolineato che la squadra ha subito solamente una volta più di due reti, nello 0-3 casalingo contro l’Inter con annesso crollo finale.
Equilibrio, sì, ma al tempo stesso una preoccupante costanza. Entrando nel dettaglio dei gol subiti nelle ultime quattro partite, cinque sono arrivati con il 3-5-2 e tre con il 4-3-3: questi ultimi sono stati un po’ più estemporanei come il raddoppio del Cagliari arrivato pochi minuti dopo il cambio modulo operato nel tentativo di pareggiare, l’erroraccio di Nagy che ha spianato la strada allo 0-2 del Torino e il gran gol di Marlon del Sassuolo. Più variegate le reti subite con il 3-5-2: l’1-0 di Joao Pedro a Cagliari, lo splendido 0-1 del Torino di Iago Falque, il rigore del 2-2 di Boateng contro il Sassuolo e le due reti segnate domenica dall’Atalanta. Ma tutte contraddistinte da un baricentro abbastanza basso e da una squadra che, schiacciata all’indietro, ha finito per subire gol.
Tutti elementi che lo staff tecnico ha studiato in questi giorni, per capire se confermare il 3-5-2 o svoltare verso il 4-3-3. Per cercare di raddrizzare i numeri difensivi, il Chievo sulla carta sembra l’avversario migliore che potesse capitare a Inzaghi: i gialloblù sono il peggior attacco della serie A per gol segnati, otto, e anche per tiri nello specchio della porta, 34 in una graduatoria in cui il Bologna è terz’ultimo a quota 39.
E proprio quest’ultimo dato la dice lunga su quanto sia importante per i rossoblù rinsaldare i propri argini difensivi: con 9 reti a segno il Bologna è anche il penultimo attacco e la squadra non ha mai segnato più di due gol in una partita.
Pertanto, subendone due a gara si fa ben poca strada.
Inzaghi e il suo staff stanno valutando il modulo migliore per arginare il Chievo