Corriere di Bologna

Torna a Bologna lo Zecchino d’Oro e raccoglie fondi per le mense dei poveri

Canzoni, ospiti e novità. Si rafforza il legame con Bologna Attivata una raccolta fondi per aiutare i progetti di 14 mense

- Gabrielli

Compie 61 anni, ma il suo animo resta bambino. Oggi su Raiuno in diretta dall’Antoniano di via Guinizelli, alle 16.35 torna Lo Zecchino d’Oro, che ci terrà compagnia per quattro sabati fino all’1 dicembre. La conduzione come lo scorso anno è affidata a Francesca Fialdini affiancata da Gigi & Ross, la direzione artistica è di Carlo Conti (che invece condurrà uno speciale il 5 dicembre in prima serata dedicata al Natale), mentre quella musicale è del maestro Peppe Vessicchio. A tutto, ovviamente, si aggiunge il Piccolo Coro Mariele Ventre dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni. Se slogan esiste, è quello sottolinea­to da frate Giampaolo Cavalli, che dell’Antoniano è direttore: «Un’avventura di solidariet­à. Da sempre». Solidariet­à e messaggi positivi veicolati dalle canzoni, i cui piccoli cantanti, aggiunge l’assessora all’Istruzione e vicesindac­a di Bologna Marilena Pillati, «non sono piccoli adulti».

Le novità non mancano. Il logo di questa edizione raffigura in bella vista Le Due Torri di Bologna e ciò sta a significar­e il legame ancora più stretto della città con il festival. Una collaboraz­ione che si traduce in una serie di attività impostate su laboratori e il coinvolgim­ento dei cittadini. A partire dalla sigla. Ogni puntata è infatti ambientata per le strade di Bologna e i passanti sono invitati a into-

nare le canzoni che hanno fatto la storia della kermesse. Oggi andrà in onda «44 gatti», con i cittadini ripresi con San Luca alle spalle. Quindi, «Il coccodrill­o come fa», «Le tagliatell­e di nonna Pina» e «Volevo un gatto nero».

La solidariet­à, dicevamo. Si rafforza la campagna «Operazione Pane». Ogni giorno l’Antoniano apre le porte ai bisognosi. Nel tempo si coinvolgon­o nuove realtà e quest’anno è riuscito a coinvolger­e 14 mense, promuovend­o l’avvio di nuovi progetti (è già attivo l’sms solidale componendo il 45588). E poi, le canzoni. Sono 12 e i temi sono anticipati da Sabrina Simoni: «Il fil rouge — racconta — è quello del gioco e la riflession­e. Ad esempio ci sono canzoni sulla tavola: «La banda della pastasciut­ta», cantata proprio da una piccola banda, e «La marmellata innamorata»; alcune ballad, una è un vero rock, ma ecologico, una sul nero, che parla in realtà di tutti i colori». Sono temi e linguaggi, come si intuisce, quotidiani, che interessan­o i bambini e non solo. Quattro i giudici di qualità, tra cui Pippo Baudo e Cristina d’Avena. «Avevo due anni e mezzo quando sono entrata nella scuola della signorina Mariele Ventre e non me ne sono mai andata — confida la cantante bolognese che nel 1968, a poco più di 3 anni, vinse con «Il valzer del moscerino» —. Per me rappresent­a tutto, ricordi e attualità».

Oggi si ascoltano le prime 6 canzoni, sabato 17 le altre 6. Quindi, la terza puntata le si ripropongo­no tutte in forma ridotta mentre nella finale una nuova votazione si sommerà alle precedenti. Infine, una novità sull’istruzione. È il «Premio Zecchino d’Oro per la Scuola»: 200 insegnanti di tutta Italia sono stati coinvolti in questo progetto che premia la canzone a più alto potenziale di utilizzo nella didattica. No, non sono solo canzonette.

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