Fortitudo a Piacenza per infilare la settima vittoria della stagione
Marcia imbattuta e imbattuta vuol restare, la Fortitudo che oggi a Piacenza prova ad infilare la settima perla nella collana del suo travolgente inizio di campionato. Un mese e mezzo di A2 battendo più o meno nettamente tutti, grandi e piccole, possono facilmente far pensare che quello di oggi sia un impegno di routine, e probabilmente è questa la vera trappola da evitare per Antimo Martino (nella foto) e la sua squadra: sentirsi ormai imbattibili. «E’ l’errore che non dobbiamo fare — dice lui — e su cui ho battuto durante la settimana. Evitando ad esempio un approccio sbagliato come quello della scorsa partita con Mantova».Appurato che tecnicamente questa Effe per l’A2 non teme confronti, la sua forza mentale a questo punto è la chiave di tutto. Venuta fuori bene dai pochi momenti di difficoltà vissuti finora, come appunto il -11 a 13 minuti dalla fine contro Mantova, la stagione potrebbe decidersi nella sua capacità di tenere alta la concentrazione nelle partite sulla carta meno stimolanti: in arrivo ce ne sono parecchie, praticamente tutte quelle da qui a Natale esclusa quella di domenica prossima contro Montegranaro, in trasferta. «Ma la tensione dobbiamo essere bravi noi a mantenerla alta, per non perdere punti per strada. Di certo con queste sei vittorie abbiamo fatto il pieno di fiducia e queste certezze nessuno ce le toglie più, ora però sta a noi non fare errori. Siamo più forti di Piacenza, però dobbiamo dimostrarlo in campo» dice il coach Lavoropiù. Costruita per inseguire una comoda salvezza, questa Piacenza — da non confondere con l’altra, la Bakery, che al momento sta un po’ meglio — non sembrerebbe avere l’attrezzatura per fermare la capolista. Al PalaBanca (ore 18, diretta Trc e streaming Lnp-pass), dove gli spazi sono ampi, il clima solitamente tiepido ed è facile prevedere che si senta più la Fossa che il tifo di casa, l’Assigeco finora ha vinto una volta sola su tre, e in tutto 2 partite su 6. Però segna tanto, 84.0 di media, seconda nel girone solo alla stessa Fortitudo (86.8), nonostante il modesto 34% da tre. Il quintetto è di buon livello, con 3 italiani collaudati, Sabatini, Formenti e Ihedioha, e 2 stranieri ben inseriti, l’esterno Murry e il lungo Ogide. Dalla panchina (Piccoli, Antelli, Vangelov, Turini) c’è però poco da attingere per Ceccarelli, coach giovane ma brillante, che Martino ha avuto come assistente a Ravenna. L’Assigeco però ha vinto a Verona, se l’è giocata in casa con Udine, insomma in certe serate può essere pericolosa. «E poi sono aggressivi, le provano sempre tutte, e contro di noi giocheranno leggeri, con poco da perdere e tutto da guadagnare», conclude Martino.