Magneti Marelli, diventano «silver» ma scatta la cig per 300 lavoratori
Da una parte un riconoscimento e dall’altra la cassa integrazione per 300 dipendenti. Traguardo amaro per i lavoratori dello stabilimento Magneti Marelli di Crevalcore. In seguito all’audit Wcm (World class manufacturing), è stato centrato l’obiettivo della certificazione «Silver» all’interno del gruppo Fca. E questa è una buona notizia. Perché, come ricorda la Fim-Cisl, è «un attestato molto prestigioso, secondo soltanto al massimo livello (Gold) e relativo al raggiungimento di alti standard qualitativi di alcuni parametri nell’ambito della sicurezza, qualità, efficienza, risparmio energetico». Ma «il raggiungimento di questo risultato arriva, quasi beffardamente, insieme alla notizia dell’annuncio, da parte dell’azienda, della cassa integrazione ordinaria per la settimana che va dal 17 al 21 dicembre, complessivamente per 24 ore, ovvero tre giorni».
La cig sarà aperta per 300 dipendenti anche se coinvolgerà di fatto i lavoratori del reparto plastica e reparti collegati. Il ricorso alla cig «deriva da un ulteriore calo delle produzioni dei collettori diesel e benzina — si parla di meno 24.000 pezzi— diminuzione legata ad una minore richiesta da parte degli stabilimenti di Pratola Serra e Termoli anch’essi in cassa integrazione nel mese di dicembre», spiega Massimo Mazzeo della Fim bolognese.
E così mentre si festeggia, contemporaneamente sale «una certa preoccupazione soprattutto per il futuro delle motorizzazioni diesel e sull’impatto che la dismissione della motorizzazione in questione potrebbe avere sul futuro dello stabilimento», evidenzia Mazzeo.
Il bollino `silver´ allo stabilimento Marelli di Crevalcore, continua Mazzeo, «dà soddisfazione ai lavoratori e dà ragione a chi come noi, coerentemente, ha sempre creduto e difeso quegli accordi, che ora permetteranno di capitalizzare, anche economicamente attraverso un premio di risultato più sostanzioso, il lavoro di questi anni». Ma pesa il contesto, conclude il sindacalista Fim, e non lascia tranquilli.
«Il divario tra la velocità con cui si differenziano le produzione dei due reparti produttivi (Collettori plastica e Fonderia corpi farfallati alluminio)è sempre più ampia ed evidente. Vanno sicuramente fatti dei ragionamenti su come tenere in equilibrio le due produzioni andando magari a rafforzare, in questo particolare momento, le risorse del reparto Fonderia. Chiederemo durante l’incontro, che abbiamo sollecitato all’azienda, di avere chiarezza su quale sara’ la missione produttiva dello stabilimento e quali saranno le reali alternative produttive alle uscenti motorizzazioni diesel».